PESCARA – Anche in Abruzzo Legambiente saluta la Conferenza di Copenhagen con un’iniziativa spettacolare. Un enorme striscione, alto 15 metri e largo 2, con la scritta Fermiamo la febbre del pianeta è stato steso questa mattina dall’appena inaugurato Ponte del Mare di Pescara per richiamare l’attenzione degli abruzzesi sui temi dei mutamenti climatici in discussione nella capitale danese.
Nel summit delle Nazioni Unite, i capi di Stato di tutti i Paesi del mondo stanno trattando un nuovo accordo globale sul clima che, nel percorso di lotta ai cambiamenti climatici avviato con il Protocollo di Kyoto, richiede oggi la definizione di nuovi ambiziosi obiettivi per la riduzione dei gas a effetto serra.
Così parla Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo:
Da Copenaghen ci aspettiamo un impegno ed un messaggio di speranza per il futuro. La mobilitazione messa in campo per tutta la durata del vertice ha come obiettivo far sentire forte la voce di chi chiede ai governanti di impegnarsi per costruire una vasta alleanza e giungere ad un accordo per salvare il futuro del pianeta, adoperandosi in politiche di riduzione dei consumi e di efficienza energetica, di incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili e di miglioramento e razionalizzazione delle reti dei trasporti.
Negli ultimi anni, infatti, le principali agenzie per l’ambiente mondiali hanno riscontrato una netta accelerazione dei fenomeni causati dal surriscaldamento globale, sottolineando che le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle persone e sulla natura sono già oggi più rapide e gravi di quanto previsto. Il pianeta sta attraversando una fase critica, da cui è possibile uscire solo attraverso un rapido intervento concertato a livello globale.
Continua Angelo Di Matteo:
La febbre che abbiamo fatto venire alla nostra Terra va fermata. La questione globale del clima incide nelle scelte locali di sviluppo, i governi devono fissare nuove regole e noi cittadini dobbiamo impegnarci, cominciando dal rivedere i nostri stili di vita, a ridurre le emissioni inquinanti che ogni giorno mandiamo in atmosfera.
Per questo sabato 12 dicembre di Legambiente Abruzzo terrà uno stand informativo che opererà in piazza Salotto a Pescara dalle 10 alle 16. In quel punto sarà possibile aderire alla petizione “100 piazze per il clima” per incoraggiare lo Stato italiano a favorire il risparmio energetico con il sostegno alle fonti rinnovabili. Stand informativi saranno organizzati nello stesso giorno anche nelle piazze di Farindola, Chieti, Francavilla al mare, Vasto, Atessa, Fara San Martino, Lanciano, Paglieta, Pretoro, Scerni, Scafa, Teramo, Guardia Vomano, Silvi, Avezzano, Sulmona e nel piazzale della stazione di L’Aquila.
Appuntamento poi venerdì 18 dicembre verso le 18 circa per un brindisi collettivo di tutti i circoli abruzzesi, sempre in piazza Salotto, festeggiato da Legambiente in ogni parte di Italia in occasione della chiusura della Conferenza.
Queste le dichiarazioni di Antonio Sangiuliano, membro della segretaria regionale di Legambiente:
Le iniziative che Legambiente ha promosso in vista della Conferenza di Copenaghen vanno proprio nella direzione di allargare l’informazione tra i cittadini sui cambiamenti climatici, sull’importanza di un accordo internazionale per la riduzione dei gas serra e sulle responsabilità individuali.
Legambiente ha scelto lo scenario del Ponte del mare per presentare il programma delle iniziative che per l’occasione è stato eletto a simbolo di futuro in quanto dedicato interamente alla mobilità ciclopedonale.
I trasporti rappresentano infatti, uno dei settori energetici che, per via dei consumi di combustibili fossili, maggiormente contribuiscono alle emissioni in atmosfera.
Prosegue Antonio Sangiuliano:
Un pianeta libero dalla dipendenza delle fonti fossili è possibile e l’Abruzzo, al centro di una difficile e complessa vertenza petrolifera deve dare risposte all’altezza delle sfide globali. Uscire dal petrolio significa infatti che la Regione si doti al più presto di due strumenti di pianificazione essenziali, il Piano Energetico Ambientale Regionale che sviluppi al massimo le fonti rinnovabili, ed il Piano Regionale Integrato dei Trasporti che sposti l’asse della mobilità dalla gomma al ferro.