Si tratta di una raccolta di 300 foto che trasudano storia, arte, natura, emozioni e raccontano la bella cittadina della Val Vibrata, uno dei luoghi simbolo dell’Unità d’Italia, proprio in occasione del 150mo anniversario.
Il poeta Roberto Michilli nella prefazione descrive così l’essenza di “Fidelissima”:
Beniamino ha fotografato Civitella come un innamorato fedele farebbe con la donna che ama tutta la vita. Conosce ogni centimetro quadrato del corpo di lei, eppure la guarda ancora con il senso di meraviglia della prima volta, emozionato come allora. Così le gira intorno da ogni lato, con ogni tempo e ogni stagione, di giorno e di notte, e ne esplora le strade, ne osserva i portoni e le finestre, entra nelle case per mostrarne i tesori, si arrampica sui tetti per guardarla dall’alto e sulle montagne che la circondano per testimoniarne la signoria sulla valle e l’immenso spazio che è abituata a dominare da secoli.
Gli scatti fotografici hanno riprodotto immagini che spaziano da ampie panoramiche su monti e vallate a dettagli e particolari del borgo cittadino, voli pindarici che portano l’osservatore a conoscere Civitella in tutte le sue molteplici sfaccettature: imponente nella vastità dei territori che sovrasta dall’alto dei suoi 589 metri di altitudine, intimistica e raccolta nell’agglomerato urbano che tramanda da secoli storie di vita quotidiana.
I ciottoli sulla strada, i tetti innevati, i balconi fioriti, i portoni, le strade. La dimensione umana dei luoghi di ritrovo, come la piazza e le chiese; l’arte, con i monumenti e le opere sacre; la storia, con la fortezza e il museo delle armi; il potere, con i salotti patrizi; la mondanità, con gli eventi di spicco: l’autore spiega con la suggestione delle immagini il fascino e il magnetismo di Civitella, a cui non può non offrire un incondizionato amore.
Il primo libro fotografico di Procaccini su Civitella risale al 1990, seguito da numerosi altri lavori importanti su Teramo e le realtà teramane. A distanza di tanti anni l’autore ha voluto riprendere quel primo progetto ampliandolo e approfondendolo.
Su Civitella, data l’importanza storica che riveste, sono stati versati fiumi di inchiostro e scritti innumerevoli libri. “Fidelissma” può essere considerato al momento il volume più esaustivo mai realizzato finora in grado di raccontare attraverso le immagini la città in tutti i suoi aspetti. Piuttosto essenziali sono le note storiche contenute nel testo, a lasciare intendere una precisa volontà di delegare alle fotografie il compito di farsi narrazione degli eventi, mentre il fronte bilingue del testo è indice di una destinazione che va al di là dei confini nazionali.
Beniamino Procaccini nasce nel 1952 a Civitella del Tronto (TE). Fotografa dal settembre del 1978. Ha pubblicato volumi fotografici per Egi “Civitella del Tronto” (1991), “Il Colore dei Ricordi” (2001 per Colacchi Editore, “Immagini” (2002), per l’Università degli Studi dell’Aquila “Studying at L’Aquila” (2002). Nel 2006, con il volume “Punti di Vista” (2005) edito da Marte, ha ricevuto la menzione speciale alla VII Edizione del Premio Internazionale Orvieto Fotografia.
Ha realizzato servizi fotografici per il periodico “Itinerari con il gusto” (Gli Alisei 2004-2005) e per la stessa casa editrice ha realizzato “Le Colline teramane”. Per la Provincia di Teramo ha realizzato il calendario 2001 (Percorsi). Nel 2006 ha pubblicato per i tipi di Marte il volume fotografico “Teramo, città da immaginare”. Dal 2008 è Primario di Anestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica nell’ospedale “G.Mazzini” di Teramo.
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