COLLI DE TRONTO (AP) – L’esposizione “Le Madri” inaugurata ieri presso la Sala Giachini di Colli del Tronto, rappresenta un’occasione unica d’incontro fra l’arte e il teatro di Graziano Gregori, già famoso in Italia e all’estero per il suo lavoro di scenografo. Le quaranta formelle di gesso realizzate dall’artista con la tecnica dello stiacciato, resteranno esposte nel complesso itinerario istallativo di Palazzo Collina in Piazza XXV aprile, sino al 20 gennaio.
Sono passati quasi due anni dalla mostra “Ecce Homo” e già allora c’era il sentore che Graziano Gregori sarebbe ritornato ad esporre in pubblico i lavori accumulati negli anni del suo percorso artistico.
Oggi, complice il successo della passata esposizione, e reduce dalla Biennale di Venezia, l’artista collese , torna a “mettersi in mostra”, con un nuovo progetto espositivo che vede la corrispondenza fra arte e scenografia a disposizione di un tema tanto complesso come quello de “Le Madri”. Graziano Gregori è un eclettico, già famoso in Italia e all’estero per il suo lavoro di scenografo e di illustratore.
In questa occasione offre al pubblico la possibilità di mettersi in contatto, attraverso l’istallazione “Le Madri”, con il carattere a volte ultraterreno delle sue opere. Al centro della composizione, quaranta formelle di gesso realizzate con la tecnica dello stiacciato che si trasformano, prendono e perdono consistenza durante l’itinerario espositivo, che insiste nelle antiche sale ormai vuote.
La mostra ricrea all’interno del palazzo signorile lo spazio di una casa abbandonata, tracce di distruzione, saccheggio, resi ormai lontani dalla polvere e dal silenzio dell’abbandono di anni. Dai muri sbiancati affiorano ricordi e fatti avvenuti nella casa e non solo, in un tempo senza data, come racconto pietoso di madri che cercano i figli perduti in guerra, in tutte le guerre. Per poi ritrovarli e stringerli ancora al petto. A terra poche tracce di vita passata, una sedia, bottiglie, piatti, un tavolo qualche vestito. La luce soffusa, il tempo, immobile ed eterno. Al muro le formelle di gesso, il dolore scolpito e la dolcissima mater.
Il progetto espositivo è stato realizzato grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale di Colli del Tronto che per l’occasione ha visto il felice connubio tra l’Assessorato al Turismo e quello alla Cultura. Indispensabile inoltre è stato il lavoro della Pro-Loco e dei numerosi volontari che hanno contribuito con il lavoro di allestimento, alla realizzazione della preziosa istallazione finale. Oltre naturalmente alla possibilità di utilizzo del Palazzo Collina, da tempo sede di manifestazioni culturali di rilievo che anche in questa occasione è stato offerto a titolo gratuito dai proprietari Gabriele Soletti e Vincenzo Ottavi.
“Come amministrazione comunale abbiamo sempre tenuto a favorire l’apertura di spazi di personale espressione a quanti hanno voluto comunicare in qualche modo il loro mondo interiore e la loro visione delle cose di questa vita, le giovani speranze come pure i personaggi già affermati come sono Tullio Pericoli e Graziano Gregori, nella convinzione che la comprensione dell’altro sia la base per la pace e la civile convivenza”. Tommaso Cavezzi Sindaco di Colli Del Tronto
“Una mostra di Graziano Gregori è l’occasione di fare un viaggio nel suo mondo interiore, con lui che si mette a nudo ed espone con questo le pulsioni dei suoi nervi, il fluire del suo sangue, le pulsazioni dei suoi organi più vitali. Si esce da questo viaggio con delle emozioni, per taluni passeggere, per qualcuno decisive nella maturazione di un pensiero latente della propria mente, mai comunque con l’indifferenza”. Vincenzo De luca
Per l’occasione sono stati inoltre prodotti un catalogo “Le madri”, i cui testi sono stati curati dal critico Vincenzo de Luca, da Diego Mariani, Olimpia Gobbi e Marco Vallora, ed il documentario omonimo, inserito all’interno della pubblicazione.
L’esposizione che andrà ad inserirsi nell’articolato calendario di eventi di “Natala d’Arte a Colli del Tronto”, è stato patrocinato dall’Assemblea della Regione Marche, dalla Provincia di Ascoli Piceno, dall’Unione dei Comuni Vallata del Tronto, dal BIM (Bacino Imbrifero Montano del Tronto) e con il contributo di Astrelia.com.
La Mostra “Le Madri” resterà aperta dal 18 dicembre 2011 al 20 gennaio 2012
orario apertura:
martedì/venerdì, 16.00/19.00
sabato/domenica, 10.00/12.00-16.00/19.00.
Biografia essenziale
Graziano Gregori, scenografo e costumista, nasce a Castorano (AP) nel 1954. Consegue il diploma di Maturità artistica ad Ascoli Piceno e la laurea in Architettura a Firenze. Vive a Colli del Tronto (AP). Dal 1983 lavora stabilmente come scenografo costumista nel “Teatro del Carretto”.Innumerevoli le sue realizzazioni, in Italia e all’estero, dai costumi alle scene, in spettacoli di prosa e d’Opera, con attori quali M. Mastroianni, V. Moriconi, F. Branciaroli, U. Pagliai, P. Gassman, R. Falk., D. Cantarelli, M. Bartoli e con registi del prestigio di E. Marcucci, D. Abbado, L. Squarzina, A. Konchalovskij, G. Kramer, G. Emiliani e P. Degli Esposti, create per teatri come il Teatro Antico di Siracusa, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Arena di Verona, il Festival di Spoleto, il Festival di Edimburgo, il Teatro Massimo di Palermo, il Petruzzelli di Bari, il Rossini Opera Festival, il Regio di Torino, il Teatro dell’Opera di Vienna.
Ha illustrato libri (“La principessa della torre”, Emme Edizioni, 1982 e “La fattoria degli animali” Edizioni Olivetti, 1991) e realizzato mostre con disegni, bassorilievi, costumi delle sue realizzazioni sceniche, tra cui alla Galleria Nuages, Milano, 1996, al Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno, 1997, a Colli del Tronto –AP-2008, a Bergamo – Galleria Ceribelli, 2009, a Milano – Cartiere Vannucci, 2011 e alla 54^ Biennale di Venezia 2011.