Anche alla luce dello straordinario contributo apportato dal personale delle Capitanerie durante la Grande Guerra, il Corpo venne dapprima militarizzato, poi riordinato nel 1919 come corpo militare, infine – nel 1923 – incluso tra i Corpi della Marina, pur continuando a costituire l’amministrazione periferica della Marina mercantile.
L’importante ricorrenza odierna è stata celebrata a Roma, presso la sede del Comando generale, con la simbolica deposizione di una corona di alloro davanti al “Monumento ai Caduti del mare e dei porti” alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, che è stato accolto dal Comandante generale, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino.
Lo stresso Ammiraglio Pettorino ha inteso rivolgere un ideale saluto agli 11.000 uomini e donne del Corpo, rappresentati dai colleghi in servizio presso la sede del Comando Generale, cogliendo l’occasione per ripercorrere i passaggi più importanti che ne hanno contraddistinto, nel corso dell’ultimo anno, le molteplici attività.
Una data importante quella dell’anniversario che, come ogni anno, viene onorata dagli uomini e donne della Guardia Costiera nei complessi scenari operativi in cui è chiamata ad operare: dal Mediterraneo centrale, così come lungo le coste e nelle acque italiane al fianco dei milioni di turisti e cittadini, per consentire loro di trascorrere le proprie vacanze in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente marino. È infatti entrata nel vivo l’Operazione Mare Sicuro, e con essa l’attività della Guardia Costiera, nell’ambito della quale sino ad oggi sono state soccorse oltre 1.500 persone tra diportisti, bagnanti e subacquei.
L’anniversario del Corpo, che coincide con un periodo di intensa attività operativa, costituisce occasione utile per tracciare un bilancio delle tante attività che la Guardia Costiera quotidianamente porta avanti, nel solco di una tradizione ultra centocinquantenaria: da gennaio ad oggi, in questa prima parte di 2021, in materia di sicurezza della navigazione, l’attività di controllo ha permesso di eseguire oltre 700 ispezioni PSC (Port State Control) nei confronti delle navi straniere approdate nei porti italiani, delle quali 58 sottoposte a fermo amministrativo per gravi irregolarità concernenti la sicurezza della navigazione.
Anche l’impegno in favore dell’ambiente ha continuato a distinguere l’operato del Corpo con i suoi cinque nuclei subacquei che hanno recuperato dai fondali marini oltre 18 tonnellate di reti da pesca abbandonate: un pericolo per la vita dell’ecosistema marino come pure per la sicurezza di bagnanti e subacquei, che si sommano alle altre 7 tonnellate recuperate nel corso dell’anno passato.
Di rilievo anche il lavoro amministrativo che non ha visto rallentare l’attività del Corpo che tra le centinaia di migliaia di atti amministrativi rilasciati, vede spiccare il numero delle quasi 8.500 le patenti nautiche emesse a fronte delle quasi 2.000 sessioni di esame garantite in questa prima parte dell’anno dai Comandi territoriali.
All’impegno in ambito amministrativo, è stata affiancata l’attività di controllo pesca che – sempre in questa prima parte del 2021 – ha portato al sequestro di oltre 130 tonnellate di prodotto irregolare, nonchè di oltre 54 km di reti irregolari.
L’anniversario del Corpo assume quest’anno un significato ancora più particolare, poiché coincide – di fatto – con il suo avvicendamento al vertice: è programmata infatti il prossimo 23 luglio, presso la sede del Comando generale di Roma, la cerimonia del passaggio di consegne nel corso della quale, dopo oltre tre anni alla guida del Corpo, il Comandante generale cedente, Ammiraglio Giovanni Pettorino, passerà il testimone al Comandante generale accettante, Ammiraglio Nicola Carlone.
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