TERAMO – “Per tanti anni il documentario ambientale è stato identificato con il leone che corre dietro una gazzella sulla savana. Nel corso degli anni temi trattati sono diventati molto più complessi di ampio spettro. Protagonista è ora spesso l’uomo, che è di gran lunga l’animale più pericoloso, che si crede padrone della natura, quando invece ne è solo una piccola parte”.
Nelle parole di Marcello Ramognino, presidente della giuria, il senso del 17° Festival internazionale del cinema naturalistico e ambientale, che si è svolto sabato sera a Piazza Martiri della libertà a Teramo.
Un’edizione che ha visto la stretta collaborazione con l’Arma dei Carabinieri del comparto di specialità Forestale.
Nell’anteprima di venerdi, grandi emozioni in una gremita piazza martiri ha regalato la Fanfara dei Carabinieri, diretta dal maestro Danilo Di Silvestro. A condurre la serata Angelica Volpi.
A seguire, sabato sera, la cerimonia delle premiazioni, condotta da Veronica Maya e segnata da una strepitoso intermezzo musicale di Giò Di Tonno, che riproposto sue canzoni di successo, e anche cover d’autore, con un tocco di ironia.
Premio miglior film è andato dunque a “This changes everything”, di Avi Lewis, il racconto del surriscaldamento del pianeta visto attraverso gli occhi determinati di chi è in prima linea ad opporsi e subirne le conseguenze, dal Canada alla Cina, dalla Grecia all’India.
Premio per il miglior documentario se lo è aggiudicato “Just eat it” di Grant Baldwin. Nella filiera tra l’agricoltore che produce e il cibo che consumiamo, buttiamo quasi la metà di prodotto alimentare. Il documentario racconta dunque l’esperimento dello stesso autore e la moglie di vivere per 6 mesi mangiando solamente cibi in via di scadenza o rifiutati dal mercato.
Il Premio al divulgatore scientifico è andato a “Sulle tracce dei ghiacciai”, di Fabiano Ventura. Uno studio profondo delle immagini fotografiche scattate dai grandi esploratori nell’arco di oltre cento anni, l’uso dei moderni sistemi di posizionamento conosciuti come gps, una macchina fotografica usata con sapienza ed una telecamera sono gli ingredienti usati dall’autore per raccontare il suo viaggio sulle tracce dei ghiacciai.
Premio alla carriera ad Osvaldo Bevilacqua, lo storico conduttore di Sereno variabile, il Premio al divulgatore in tematiche ambientali naturalistiche e scientifiche a Massimiliano Ossini, altro volto televisivo noto al grande pubblico per aver condotto Linea verde, Linea Bianca e da quest’anno Mezzogiorno in famiglia.
Infine il Premio Natura e Ambiente a Kuki Gallmann, la scrittrice italiana naturalizzata keniota, che a rischio della vita si batte per la difesa degli animali a rischio estinzione, diventando un simbolo della resistenza contro il bracconaggio, gli incendi, i crimini ambientali.
A consegnare i premi, tra gli altri, l colonnello dei carabinieri, Pier Vittorio Romano e il vicesindaco di Teramo Alfonso Martina Di Sabatino.