PRATOLA PELIGNA (AQ) – Venerdì 2 giugno a Pratola Peligna, nella sala di Zeusdanza in via Trieste N. 28, dalle ore 17.00 si terrà l’incontro tra i cittadini, il Collettivo AltreMenti Valle Peligna, i Comitati cittadini per l’ambiente e i quattro candidati alla carica di Sindaco per il Comune di Pratola che hanno raccolto il nostro invito per affrontare la problematica relativa alla centrale e al metanodotto della Snam.
Ai candidati verrà chiesto di sottoscrivere liberamente un documento con cui si impegnano ad adottare ogni possibile iniziativa per impedire la realizzazione dell’opera.
Da ormai oltre nove anni il territorio resiste e continua la sua battaglia contro un’infrastruttura che nulla porta in termini di posti di lavoro, ma moltissimo toglierebbe a Pratola, a Sulmona ed al suo comprensorio che ha tutte le peculiarità per crearne di numerosi e stabili, in perfetta sintonia con la sua vocazione naturale, evitando spopolamento con l’abbandono delle zone montane senza più quei custodi che hanno tenuto sotto controllo frane e patrimonio arboreo, fuga dei giovani verso paesi esteri, spoliazioni di beni e servizi primari.
Inoltre l’opera, qualora venisse realizzata, aprirebbe la strada ad altre industrie impattanti e nocive.
L’infrastruttura “Rete Adriatica, come da progetto, attraverserebbe la frazione Bagnaturo e ciò andrebbe a compromettere pesantemente, sia la vocazione turistico-naturalistica della frazione pratolana, sia con i programmi elettorali degli aspiranti alla carica di Sindaco, in quanto collocano lo sviluppo e il rilancio di Bagnaturo tra le priorità da realizzare.
E’ bene ricordare che il Governo ha la facoltà, ma non l’obbligo di autorizzare in quanto non può non tenere conto del dissenso espresso, per la centrale di compressione e per il metanodotto, da tutti gli enti istituzionali.
Ciò significa che la partita è ancora aperta perché la decisione al riguardo è meramente politica e, se c’è la volontà di schierarsi veramente dalla parte dei cittadini e del territorio, se ne deduce che c’è ancora spazio per un intervento forte e determinato da parte della Regione, della Provincia e dei Comuni interessati dall’infrastruttura, affinché il Governo non autorizzi l’opera stante l’elevata e, drammaticamente comprovata, sismicità dell’Appennino centrale.
A tal proposito ricordiamo che Pratola, con gli altri Comuni della Valle Peligna, è in zona sismica 1.
Dalla fine del mese di dicembre 2015 a ad oggi nessuna decisione è stata ancora adottata: c’è un territorio con i suoi abitanti che resiste perché ha compreso che nessun vantaggio, se non rischi e impoverimento economico, deriverebbe dall’opera che Snam e Governo vogliono imporci anche attraverso il “cavallo di Troia” della cosiddetta centrale ad alimentazione elettrica che in Italia non è mai stata realizzata.
Si tratterebbe, anzi, di una doppia “trappola” perché, da un lato significherebbe accettare comunque il metanodotto e dall’altro, una volta insediatasi nel nostro territorio, la Snam potrebbe in seguito modificare il sistema di alimentazione da elettrico a gas