Pescara

20 Maggio “San Bernardino da Siena – Il Frate del Bene Comune”

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La terza edizione del convegno si svolgerà presso la Libreria dell’Apostolo Via dei Bastioni, 5 – Pescara

“Pochi sanno che Bernardino da Siena non fu solo un santo padre dell’ordine dei frati minori e che dalle sue prediche volgari traspare un messaggio civile, politico ed economico di valore eccelso”

PESCARA – Il 20 Maggio la Chiesa festeggia un grande santo dell’osservanza francescana: San Bernardino da Siena. Bernardino nasce in Toscana a Massa Marittima l’8 settembre 1380 e muore in Abruzzo a L’Aquila il 20 Maggio 1444. Fu proclamato Santo nel 1450 da Papa Niccolò V.

Abbiamo di lui delle preziosissime prediche in volgare, che vanno dal 1425 al 1427, che parlano di Bene Comune nel senso cristiano del termine.

Oggi tutti parlano di bene comune, ma il santo di Siena con la sua predicazione va al cuore del messaggio del bene comune, inteso come carità e grazia di Dio.

Siamo giunti alla terza edizione del Convegno denominato SAN BERNARDINO DA SIENA – Il frate del bene comune. Il primo Convegno nel 2014 fu organizzato presso la Parrocchia del Beato Nunzio Sulprizio di Pescara (nella sala teatro della Parrocchia del Beato Nunzio nel 2014 fu organizzato un laboratorio teatrale e spettacolo teatrale sulla figura di Bernardino da Siena), il secondo anno, nel 2015, presso la Comunità dei Focolarini di Pescara, quest’anno presso la libreria dell’Apostolo di Pescara in Via dei Bastioni,5. I convegni sono curati e organizzati dall’Associazione Darash Teatro – Teatri dello Spirito.

San Bernardino da Siena nella sua preziosa predicazione che va dal 1425 al 1427, nella Città di Siena, in linea con il Vangelo, mette in luce le 5 regole per poter vivere il bene comune. Le sue prediche o esortazioni vengono rivolte a cominciare dai singoli cittadini fino ad arrivare ai politici e governatori.

LE 5 REGOLE DEL BENE COMUNE SECONDO LA DOTTRINA DI SAN BERNARDINO DA SIENA:
1) La prima regola/predicazione del Santo di Siena parla dell’affezione provata dal Santo nei confronti della propria città. Tutti i cittadini, le famiglie e gli amministratori devono amare la propria città. Tutti gli ambiti dell’esistenza di qualsiasi cittadino, dalla fede fino all’attività economica passando per la condotta politica, potevano essere finalmente guardati e illuminati da una luce nuova, l’insegnamento di Cristo – il Vangelo – e della Chiesa;

2) Il secondo insegnamento parla del fondamento sul quale sia possibile ricostruire la vita politica ed economica della città – polis: la Carità. Ogni creatura gode della carità di Dio. L’uomo è libero di decidere se spendere la sua vita per le vanità o per acquisire l’unico tesoro che vale: la grazia della Carità di Dio. L’Amore di Cristo viene da Bernardino paragonato ad una mercanzia – un’ economia. Dice scherzosamente il Santo: sapete quale è questa bottega – economia? E’ il grazioso corpo di Cristo – l’Eucarestia. La carità di Dio può essere raggiunta attraverso una esperienza viva con la Chiesa. Pensiamo all’attualità di questa seconda regola, di quel pensiero errato che fa dire Gesù Si, Chiesa No. Dalla Carità di Dio e dal grazioso corpo di Cristo deriva la prima conseguenza “politica” sia per i cittadini, che per gli amministratori e politici. La seconda regola si rivolge in particolar modo al vero amore tra l’uomo e la donna. Un uomo e una donna che non vivono insieme la Carità di Dio e la preghiera, il loro amore è destinato a fallire e ad essere sottoposto a innumerevoli tentazioni. Infine la seconda predicazione/regola viene rivolta a politici e ad amministratori. L’amministratore e il politico può esercitare la carità verso gli altri solo se per primo cerca l’amore di Dio nella propria vita. Dice ai politici del tempo : “Ti sai guardare dai peccati, sai governare te stesso? Se non ti sai guardare dai peccati e non sai governare te stesso, come pretendi di saper governare il popolo a te affidato?;

3) La terza regola parla dell’elemosina verso i più bisognosi. Siamo nell’anno santo del Giubileo straordinario della Misericordia e questa terzo insegnamento del Santo è attualissimo. Bernardino usava dire: << Non basta astenersi dal male se poi non fai opere buone >>. Non basta dire io non faccio male a nessuno, ma occorre che il cristiano si impegni concretamente nell’elemosina e la solidarietà verso i più bisognosi. Poi il Santo parla della vita che dovranno avere i coniugi, il marito dovrà prodigarsi attivamente nella vita lavorativa, mentre la moglie dovrà mettere al primo posto il “governo” della casa. Quì Bernardino non fa un discorso maschilista, ma esorta la donna-moglie a mettere al primo posto il governo della casa. Addirittura dice alla donna queste parole: “fa che tu prima governi la casa di quelle cose che bisognano, e poi vieni alla predica”. Su questo aspetto il Santo è abbastanza severo, dicendo che se la donna non procurasse tutte le cose che servono all’interno del nucleo familiare, addirittura lui la esorta a non avvicinarsi all’altare, perché è in peccato grave. Alla fine della terza regola il Santo senese parla del perdono. Il perdono è una grande virtù per sconfiggere il male che è nel cuore dell’uomo. Il perdono non è sconfitta, ma potenza liberatrice;

4) La quarta regola parla del Timor di Dio. Le cause dell’assenza del timor di Dio da parte dell’uomo e della donna sono legate al materialismo. Pensiamo all’attualità di questa predica se pensiamo alla nostra epoca materialistica e consumistica. Dice il santo: “le cose del mondo sono più amate delle cose di Dio e ricordati che le cose materiali sono “instabili”, oggi ci sono e domani non ci sono più…;

5) La quinta regola e rivolta agli imprenditori e commercianti. Il Santo esorta imprenditori e commercianti ad avere cura verso i più bisognosi. Dice che se Dio manda la provvidenza ad imprenditori e commercianti, la stessa dovrà servire per l’elemosina verso i poveri (la decima ai poveri). Termina con queste parole: “L’elemosina fa crescere la tua ricchezza e Dio ti benedice per le tue opere buone.”

Davide Ciliento

Interverranno al convegno
San Bernardino da Siena il frate del bene comune:

Prof.Marco Bartoli- LUMSA Libera Università Maria SS. Assunta Roma – docente di Storia Medievale e autore del libro “Bernardino da Siena – Prediche della settimana santa – Firenze 1425 edito da Paoline;
Avv. Paolo Arquilla – Segretario organizzativo del partito politico dei Popolari Liberi e Forti – Roma;
p. Aldo D’Ottavio responsabile dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato e Stili di Vita dell’Arcidiocesi di Pescara – Penne;
Introduce e modera i lavori – Davide Ciliento – Libreria dell’Apostolo, Edizioni L’Apostolo – Pescara

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