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2014, l’anno d’oro degli Opera Seconda, tribute band abruzzese dei Pooh

da Piero Vittoria

Opera Seconda The HostellTanti i momenti positivi, come la pubblicazione del loro disco “Respiro”. Sabato nuovo concerto al The Hostel di Chieti Scalo

CHIETI – Il 2014 è stato un anno denso di cambiamenti e momenti positivi per gli Opera Seconda, la tribute band abruzzese dei Pooh: dal cambio di nome, voluto esplicitamente da Red Canzian, al concerto evento al Teatro Supercinema di Chieti “Red Canzian Day” in cui i cinque musicisti hanno avuto il piacere di condividere il palco proprio con Red, alla partecipazione al disco “Pooh Tribute Band Project” curato ancora da Red, fino ad arrivare ad un tour estivo assolutamente trionfale che ha visto ogni sera la partecipazione di tantissima gente accorsa da ogni parte d’Italia per ascoltare gli Opera Seconda.

Il 2014 è stato anche l’anno del primo disco ufficiale “Respiro”, contenente dieci rifacimenti di brani dei Pooh e due splendidi inediti, fra cui quello, in puro stile progressive anni ’70, che dà il nome all’intero lavoro che il pubblico ha mostrato di aver particolarmente apprezzato. Gli Opera Seconda suoneranno al The Hostel di Chieti Scalo sabato 24 gennaio ed è già grande l’attesa: annunciate anche sorprese nella scaletta.

Gli Opera Seconda sono Gianluca Di Febo (Voce), Ivano Cavallucci (Chitarra), Gianluca Cirulli (Basso), Luciano Di Leonardo (Tastiere) e Alberto Stampone (Batteria).

Ecco la nostra intervista con loro.

Il 2014 è stato un anno fondamentale per gli Opera Seconda …. Innanzitutto il cambio di nome della band, perché questa scelta?

“Quando iniziammo la nostra avventura musicale cinque anni fa scegliemmo il nome dell’album dei Pooh che più ci piaceva, “Boomerang”. Lo scorso anno abbiamo incontrato Red Canzian che ci ha reso partecipi del suo progetto discografico “Pooh Tribute Band Project”, una raccolta contenente 24 brani dei Pooh, ognuno dei quali suonato da una cover band italiana. Noi siamo stati fra i primi scelti da Red, ma c’era il problema che un’altra tribute si chiamava Boomerang ed esisteva già da tantissimo tempo. Red ha scelto così il nuovo nome per noi optando per “Opera Seconda”, prendendo quello dell’ultimo lavoro in studio dei Pooh. È stato un onore e questo nuovo nome ci ha portato decisamente fortuna. Nel 2014 abbiamo tenuto tanti concerti, la sorpresa più bella è stata trovare ogni sera un pubblico che a fine serata ci accoglieva con gli occhi lucidi e ci diceva che aveva provato grandi emozioni. Ricordo in particolare una serata, una delle ultime vicino Lanciano, in cui, come in ogni nostro spettacolo, nell’ultima parte facciamo cantare la gente che si avvicina al palco. In mezzo ai coriandoli che scendevano vedevamo persone con le lacrime agli occhi. Il fine ultimo di un artista, sia che faccia inediti che cover come noi, è quello di dare emozioni: noi siamo molto soddisfatti di esserci riusciti negli anni”.

cover cd RespiroIl 2014 ha visto anche l’uscita del vostro disco “Respiro”: com’è nato?

“Nasce da un’idea di Red che ha voluto che registrassimo dei brani cover nello studio dei Pooh, poi noi abbiamo fortemente voluto incidere un inedito, per differenziarci dalle altre tribute band ufficiali, alla fine ne abbiamo incisi due. Tra l’altro il brano “Respiro” è richiesto e cantato dal pubblico. Red ha apprezzato il brano dicendo che è puro progressive anni’70, dunque abbiamo ottenuto ciò che volevamo”.

Come avete scelto i brani da inserire nel disco?

“Sui brani dei Pooh siamo stati subito d’accordo, certo se avessimo fatto tutto a nostro gusto avremmo inserito magari molte canzoni vecchie, quelle forse più sconosciute al grande pubblico. La scelta è stata dunque inserire quelle che anche gli altri possono cantare con noi. Per gli inediti ognuno di noi ha messo del suo, pensiamo che siano usciti due bei brani. Abbiamo voglia di fare un nostro disco intero di inediti, magari prossimamente vedrà la luce”

Opera Seconda in concertoC’è stato un tour estivo in cui la gente ha risposto alla grande, anche più degli anni precedenti.

“La cosa più bella è che ogni sera abbiamo ritrovato persone sotto il palco che ci avevano già visti più volte. Venivano da tutta Italia ai concerti. Un’altra soddisfazione era vedere che anche rappresentanti di comitati festa che ci avevano ospitato magari nel loro paesi tornavano anche ai concerti successivi”.

Quanto conta avere avuto il riconoscimento di Red Canzian, con il quale avete anche diviso il palco nel Red Canzian Day a Chieti?

“Red ci ha sempre apprezzato per l’amalgama vocale che esprimiamo, ad esempio su Gianluca ha detto che la sua voce ricorda quella del cantante degli Yes, con un suono molto tagliente. Ha apprezzato molto anche Ivano. Per quanto riguarda Luciano ha ribadito che gli piace che suoni tutto dal vivo senza l’aiuto delle basi. Ci ha consigliato anche di sfruttare maggiormente la voce di Alberto che è quella che raggiunge anche le tonalità maggiori. Per il bassista Gianluca ha creato anche appellativi simpatici, tipo “dottore”, oppure lo chiama per cognome per non confonderlo con il nostro cantante. Con Red è nata una bella amicizia, con noi si è trovato benissimo. Stiamo lavorando per fare un altro evento con lui”.

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