REGIONE – Nonostante l’emergenza Covid, la terza edizione di Artinvita, il Festival Internazionale degli Abruzzi, è andata in scena dal 18 settembre al 4 ottobre. In questi giorni, in cui le nuove misure anti-covd fermano nuovamente la cultura, quello che l’organizzazione vuole mandare è un messaggio di positività nei confronti nella cultura che evolve. É un segno di forza e di passione quello che lascia quest’anno Artinvita che, in realtà, le sue attività le ha iniziate quattro mesi fa portando l’arte nei Comuni Abruzzesi che dall’inizio hanno creduto nelle sue potenzialità, come Orsogna dove si è svolto, a luglio e agosto, il progetto estivo Sguardi Italiani che ha presentato le migliori novità del cinema italiano sotto le stelle delle calde serate estive. E il successo lo ha decretato il pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito agli eventi promossi, seguendo perfettamente le normative anti-Covid, supportati in questo da tutto lo staff.
Il Festival vero e proprio ha quindi preso il via il 18 settembre coinvolgendo i Comuni di Guardiagrele, Orsogna, Crecchio e Ortona, “invadendoli” letteralmente con i propri eventi e progetti che legano l’arte contemporanea con la bellezza e le potenzialità del territorio in cui si svolgono. É successo ad esempio a Crecchio, che quest’anno è stato un po’ il cuore del Festival, dove molto apprezzata è stata l’installazione fotografica che ha colorato dei sorrisi dei bambini il bellissimo borgo, grazie agli scatti della fotografa Newyorkese Ada Tanquerel. Sempre qui scenario di molti degli appuntamenti è stato l’Auditorium Santa Maria da Piedi, una bellissima chiesa sconsacrata che quest’anno ha ospitato tre performance tra Musica, teatro, documentario e danza: una struttura sulla quale il Festival sta investendo molto.
Si sono riconfermate un successo le serate organizzate al Teatro Comunale di Orsogna, con due incantevoli spettacoli di Teatro e Nuovo Circo delle compagnie Deflorian/Tagliarini e Quattrox4; bellissima anche l’accoglienza per il libro Sangue di Delfino voluto da Artinvita per raccontare i segreti degli anziani d’Abruzzo presentato in una speciale serata alla Torre Della Loggia di Ortona dove è stato abbinato ad una cena a base di erbe raccolte sul territorio e mescolate con la cucina Albanese.
“È molto importante sentire che l’arte contemporanea non sia quel concetto distante a disposizione solo di un’élite, ma che sia uno strumento di aggregazione che costruisce ponti grazie ad artisti che ci raccontano una visione del mondo in cui viviamo offrendoci spunti per riflettere e perché no immaginare il futuro verso il quale stiamo andando per affrontarlo nel migliore dei modi”, dichiara la direzione Artistica del Festival, ovvero Marco Cicolini e Amahì Camilla Saraceni “E’ proprio grazie ai grandi stimoli presenti sul territorio abruzzese e alla sua grande raffinatezza legata alla sua cultura che il territorio possiede naturalmente da sempre, che il Festival sta riuscendo ad unire l’arte contemporanea con l’immagine e la prospettiva di un futuro sostenibile che non bisogna mai smettere di promuovere. Ci teniamo a ricordare, soprattutto in questo momento difficile per il mondo intero, che la cultura è vita ed è lavoro, perché dietro un festival come Artinvita c’è dietro un’equipe di circa 20 persone composta per la maggior parte da giovani e talentuosi abruzzesi che ogni anno lavorano assieme all’altra parte dello staff francese per rendere possibile tutto ciò…senza di loro il Festival non sarebbe stato possibile neanche immaginarlo”.
Ed è per queste ragioni che Artinvita è un festival per tutti perché, quest’anno più che mai, ha coinvolto tutte le fasce d’età: dai bimbi delle materne agli ultraottantenni, passando per le scuole medie e i licei dove si sono appena svolti in via telematica i laboratori cinematografici del Balkan Cinema Express progetto che quest’anno ha ricevuto il riconoscimento del MIUR e del MIBACT e che collega attraverso l’arte le due sponde dell’Adriatico, quella Balcanica con quella Italiana avendo come centro il Cinema Garden CiakCity di Guardiagrele.
Il pubblico ha raccolto splendidamente le iniziative e gli eventi proposti e la sensazione è che il Festival stia davvero ricevendo l’empatia necessaria per costruire per quanto possibile un futuro migliore intervenendo nelle vite del pubblico migliorando assieme il posto in cui viviamo attraverso la sensibilità ad una vita e un futuro più sostenibili. La direzione, infatti è già felice di annunciare le date della quarta edizione 2021 che si svolgerà dal 16 aprile a 02 maggio riportando il Festival in primavera come consuetudine. Le date e la programmazione saranno ufficializzate a Febbraio 2021, nel frattempo il Festival continua a dialogare con il territorio per costruire una rete di collaborazioni sempre più efficiente e ringrazia tutto il pubblico che ha partecipato.
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