NAPOLI – Sono stati due bambini di Pescara, Paolo Sabatini e Massimo De Marinis, insieme alla napoletana Sofia, ad aprire la terza edizione della Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse promossa dall’Associazione Fontevecchia di Spoltore che, come ormai da tradizione, ha aperto il Cartellone del lungo Natale partenopeo. I tre piccoli protagonisti hanno dato il via al corteo portando tra le mani le ‘Cascettelle de Muorti’, ovvero scatole di cartone con disegnati teschi e ossa con i quali, fino a trent’anni fa, gli scugnizzi napoletani giravano per i vicoli e le case chiedendo spiccioli per l’anima de defunti, una tradizione che per la prima volta è stata riportata nel centro storico. Centinaia le persone che, nonostante la pioggia, hanno assistito alla manifestazione che ha visto la presenza di 100 figuranti arrivati da Pescara, Spoltore, Chieti, Napoli e Caserta. Presente anche il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, l’assessore alla Cultura Roberta Rullo e il Presidente della Commissione Cultura Angela Scurti.
“Per l’Associazione Fontevecchia è stato un onore essere stata chiamata di nuovo ad aprire ufficialmente le Feste del lungo Natale napoletano, ribadendo il gemellaggio tra l’Abruzzo e la Campania – ha spiegato il Presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano –, dove abbiamo portato un pezzo della nostra tradizione abruzzese, che è poi parte del patrimonio comune a tutto il Centro-Sud, di cultura, tradizione e fede. Da anni siamo riusciti a recuperare il culto dei morti, che è cosa ben diversa dalla pagana e, a tratti, esoterica celebrazione di Halloween, sul nostro territorio dove nella notte tra il primo e il 2 novembre svolgiamo ‘La Tavola dei Morti’, la rievocazione dell’antico costume dei nostri nonni e bisnonni di lasciare, in quella precisa notte, le tavole delle proprie case imbandite come per il pranzo della domenica o della festa per accogliere con tutti gli onori il ritorno fugace delle anime dei cari defunti che, vuole la tradizione, hanno l’occasione di tornare, solo per quel breve attimo compreso tra la mezzanotte e l’alba, nelle proprie case per rivedere i propri cari addormentati”.
‘La Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse’, che ha visto la partecipazione organizzativa dell’Associazione ‘I Sedili di Napoli’, ha preso il via alle 10.30 dal chiostro del Convento della Chiesa di San Domenico Maggiore per attraversare, per la prima volta, dopo anni, la Chiesa e uscire sulla piazza, proseguendo il cammino nel centro storico di Napoli. E per il primo anno ad aprire il corteo sono stati tre bambini, i pescaresi Paolo Sabatini e Marco De Marinis e la piccola Sofia, napoletana doc, con le ‘Cascettelle de Muorti’, seguiti dai Frati Morti rigorosamente incappucciati, a ricordare l’antica leggenda dei frati deceduti nel crollo di un monastero in Abruzzo, le cui anime sono destinate a vagare recitando le preghiere negate in vita, e dai Pulcinella abruzzesi, figura che rappresenta il trait d’union tra il mondo dei vivi e quello dei morti, costumi indossati da cinque studenti dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, partner dell’iniziativa, ossia Gaia Valentini, Aneta Hradiska, Melissa Starinieri, Paolo Mennella e William Santini, accompagnati dalla docente Cristiana De Martinis. Quindi i figuranti in abito tradizionale abruzzese, dell’Associazione ‘Camminando Insieme’ di Chieti, accompagnati dalle zampogne, e i costumi napoletani ottocenteschi di Fantasie d’Epoca.
“Quello che caratterizza l’evento – ha sottolineato il Presidente Troiano – è l’attesa crescente del pubblico: ad attendere in piazza e nelle vie di San Gregorio Armeno, la strada dei Presepi, la Processione c’erano decine di docenti con i propri studenti degli Istituti locali, incuriositi dalle figure allegoriche presenti nel corteo e desiderosi di conoscere quelle tradizioni perse nella notte dei tempi e che le nostre Associazioni, attraverso un capillare lavoro di ricerca, stanno riportando alla luce arricchendo l’evento ogni anno di nuovi dettagli e informazioni, come nel caso quest’anno de Le Cascettelle de Muorti, promosse dal quotidiano napoletano Identità Insorgenti e dal suo direttore Lucilla Parlato”.
L’evento si è concluso con i balli tradizionali abruzzesi all’interno del chiostro di San Domenico, altro momento di grande coinvolgimento del pubblico presente che ha partecipato alla classica Quadriglia.
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