Home » Attualità » Politica » Mauro Febbo su Sanità abruzzese

Mauro Febbo su Sanità abruzzese

da Redazione

Mauro FebboIl Presidente della Commissione di Vigilanza: “Continuano le (brutte) sorprese sul trasferimento delle cliniche private

CHIETI – “Ho provveduto a integrare l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Pescara nei giorni scorsi arricchendolo con documenti e puntuali approfondimenti”.

E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega: “Ho voluto porre l’attenzione su alcuni elementi: in primis, solo nella giornata di ieri, nel corso della Commissione di Vigilanza appositamente convocata è stato notificato, dalla Direzione Regionale Sanità, il Decreto n.4 datato 11 gennaio 2016 avente ad oggetto: Cessione del ramo di azienda “Villa Pini” dalla società Casa di cura privata Santa Camilla spa alle Società Casa di cura privata Villa Serena srl e Synergo srl – presa d’atto – voltura dell’accreditamento predefinitivo e autorizzazione al trasferimento e alla riorganizzazione delle attività.

Secondo aspetto. Come avevo già segnalato in precedenza mi è stata recapitata copia dell’istanza presentata in data 4 gennaio 2016 presso gli Uffici del Comune di Chieti (prot. N.001/C del 7 gennaio 2016) per chiedere la modifica dell’autorizzazione all’esercizio ai sensi dell’art 4 della L.R. 32/2007 da parte di Synergo srl.

Leggendo i due documenti, decreto e istanza – sottolinea Febbo – è evidente il richiamo a passaggi molto similari che potrebbe portare a malignare sul fatto che parrebbero essere stati scritti dalla stessa “manina”. Nella istanza di Synergo srl datata ben 7 giorni prima, già si conoscevano i contenuti del Decreto stesso , datato 11 gennaio (sic !!!) che è stato reso ufficiale però solo ieri, 20 gennaio. Mi auguro che gli accertamenti non portino a scoprire che sia stato consegnato e/o reso pubblico ai “privati” prima che agli Organi ufficiali della Regione Abruzzo.

Ciò che però ho voluto sottolineare nella missiva è il fatto che la Clinica privata, ma risultano anche le altre, aveva/hanno già provveduto ad attuare il trasferimento dei reparti e del personale (e i malati sono stati prima dimessi, poi fatta nuova prescrizione e nuovamente ricoverati ???) dando attuazione al provvedimento commissariale. A questo proposito non mi risulta che, a oggi, il Comune di Chieti, da notizie informali neanche Pescara e Città Sant’Angelo, abbia rilasciato alcuna autorizzazione. Per cui ho provveduto anche a chiedere alla Direzione generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti un intervento diretto a bloccare l’attuazione del Decreto n.4 fintanto che non venga rilasciata l’eventuale permesso da parte del Sindaco teatino e degli altri due colleghi.

Analoga richiesta è stata inoltrata alle autorità di polizia sanitaria preposte affinché accertino le autorizzazioni valide e i requisiti idonei allo svolgimento delle attività a oggi legittime e non quelle prive di nuova autorizzazione. Quello che sta accadendo in Sanità – conclude Febbo – è paragonabile solo a quello che avviene nei regimi come quello Turco o Nord Coreano: omertà, silenzi, mancata vigilanza e “coccole” magari solo per auto incensarsi”.

Ti potrebbe interessare