ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – La serata è stata un successo. La risposta della cittadinanza è stata straordinaria rendendo inadeguata la capienza della sala del Palazzo del Mare.
La conduzione della tribuna, affidata al magistrale Umberto Braccili, ha visto i relatori aprire il dibattito per il Si al referendum con: il Professore Enzo Di Salvatore, la responsabile Energia del WWF Fabrizia Arduini ed Enrico Gagliano di Abruzzo Beni Comuni, hanno illustrato perfettamente le ragioni che spingono gli Italiani a schierarsi in questo Referendum.
Tutte le tesi del NO, lette durante la serata, sono state smontate.
I tecnici presenti hanno illustrato come il problema lavoro non esista per il referendum ma per la crisi mondiale dei consumi di gas e petrolio e che questo governo, come i precedenti, conoscevano benissimo che le concessioni sarebbero scadute ma non hanno varato un piano per garantire un futuro ai lavoratori. I relatori hanno spiegato come il prolungamento di concessioni sia una iattura per pesca e turismo e come le marinerie dell’Adriatico sono in fermento. Smontata la tesi “Croata” che a gennaio ha bloccato tutti i progetti di estrazione e come, nei paesi della ex Jugoslavia, si fa turismo, quasi il 21% del pil, ed hanno approvato un masterplan da 7 miliardi di euro in 7 anni.
Mentre l’Italia pensa a trivellare con “Rospo mare” le zone limitrofe alle Tremiti. E’ stato messo in luce come l’Italia venga scelta dalle compagnie petrolifere per un semplici motivi di convenienza: controlli affidati alle stesse compagnie, tasse quasi inesistenti e ristori autocertificati minimi che rendono i piccoli giacimenti italiani sfruttabili mentre altrove sarebbe antieconomico. Nota interessante è il dato tecnico che illustra come, usando al 100% le nostre risorse, il paese Italia potrebbe soddisfare il suo fabbisogno energetico per 3 o 5 mesi al massimo. Questo per comprendere che non siamo un paese vocato al fossile, che siamo e saremo sempre dipendenti da altri in questo settore fin quando non ci spingeremo verso nuove forme rinnovabili di cui siamo naturalmente ricchi.
I quattro candidati: Rosaria Ciancaione, Sabatino Di Girolamo, Milco Fasciocco e il delegato Fabrizio Fornaciari hanno tutti dichiarato di votare si al Referendum e di impegnarsi a diffondere il diritto a votare.
Sabatino Di Girolamo ha affermato che non è corretto chiedere il non voto , che oltre ad essere un dovere è un diritto conquistato dal nostro paese con grandi sacrifici. Milco Fasciocco ha dichiarato che regalare le nostre risorse a compagnie straniere per delle mance è immorale. Rosaria Ciancaione si appella all’unione Europea affinché si punti sulle rinnovabile e si fermino le trivelle anche oltre le 12 miglia. Fabrizio Fornaciari , a nome di Insieme per Roseto, ha ricordato gli impegni presi dalla sua coalizione, delle battaglie e dei ricorsi sulla istanza Villa Mazzorosa ed il progetto Spectrum.
Uno degli Organizzatori, Marco Borgatti , ringrazia tutti i candidati e le loro coalizioni per l’impegno preso per il SI al referendum Stop Trivelle e chiede loro di renderlo attivo . Invitiamo i candidati a concludere ogni loro uscita pubblica con un invito a votare.
Da oggi a Roseto riparte il Battiquorum. Grazie a tutta la città ora riprendiamoci il nostro mare ed il nostro futuro.
Dichiarazione Fabrizia Arduini Resp. Energia WWF
“Un governo che brancola nel buio sulle più grandi sfide del futuro anche come posti di lavoro, trascina una intera nazione nel buio. Siamo seriamente preoccupati, speriamo che gli italiani sappiano dare il meglio di se, avere vecchi impianti sine die, con più di 40 anni a ridosso delle 12 miglia, con tutti i rischi che comportano anche come rilascio di inquinanti di routine, non ha nessuna spiegazione logica, se non quella di un totale disinteresse verso economie trainanti, e il futuro dei nostri giovani.”
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