PESCARA – Anche quest’anno il Pescara Rugby insieme agli amici del Teramo Rugby 1976 ha preso parte con le squadre della U10 – U12 e U14 al 39° Torneo Mini Rugby “Città di Treviso” organizzato dalla Benetton Rugby nei giorni 6 e 7 maggio 2017.
La Marca Trevigiana è stata invasa da migliaia di giovani rugbisti provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Le formazioni del Pescara Rugby hanno gareggiato negli impianti sportivi della “Ghirada” a Casale sul Sile, di Silea e di Paese.
Ottima prestazione degli squaletti U10 che si sono piazzati al 13° posto su 108 squadre partecipanti. Con squadre straniere e alcune delle più blasonate italiane, il Pescara Rugby, con l’Importantissimo contributo dato dai piccoli arieti del Teramo, ha dato dimostrazione di collaborazione, amicizia e forza, valori che contraddistinguono il nostro sport.
La stessa armonia c’è stata nell’U12 comportandosi al massimo delle loro potenzialità arrivando 35° su 45 squadre e meritandosi il rispetto di squadre blasonate grazie al comportamento tenuto in campo. La squadra è molto giovane e promette bene per il prossimo anno.
I ragazzi della U14 hanno giocato con grinta mostrando di essere all’altezza degli avversari incontrati e avrebbero potuto raggiungere risultati migliori se avessero creduto di più nelle loro capacità. Si sono classificati 23° su 40 squadre con tre partite vinte, due pareggiate e tre perse.
In ogni caso, divertimento e voglia di giocare hanno caratterizzato questo importante appuntamento.
Ottima l’organizzazione dei genitori accompagnatori che hanno dato supporto ai ragazzi, ai tecnici e agli accompagnatori.
Un ringraziamento alla ASD Pescara Rugby che ha reso possibile la partecipazione al Torneo, al Teramo Rugby alla quale da anni ci lega vera amicizia, agli allenatori, aiutanti-allenatori e alle famiglie, ma soprattutto un GRAZIE maiuscolo ai ragazzi.
Tutte le categorie al di là del risultato ottenuto hanno dato dimostrazione di grinta, coraggio, rispetto vero per tutti in campo e fuori, questa per noi è la cosa più importante perché sono sulla strada giusta per diventare prima uomini e donne di carattere e poi rugbisti.