44° Flaiano Film Festival: la programmazione del 1 luglio 2017

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Al cinema Sant’Andrea di Pescara saranno proiettati il film Di Claudio Amendola, quello di Ruth Borgobello e “I cancelli del cielo” in versione originale restaurata

PESCARA – Il 44° Flaiano Film Festival per la giornata di sabato 1° luglio propone al Cinema S. Andrea di Pescara la programmazione di tre film. Si parte alle ore 18,30 per il Concorso Italiano Flaiano Opera Prima (ad ingresso libero) con il film di Ruth Borgobello, “The Space Between”. A seguire l’ultimo film di Claudio Amendola, “Il permesso” che in alcune parti è stato girato a Pescara. Conclusione della giornata affidata alla pellicola del film in versione originale sottotitolata “I cancelli del cielo” di Michael Cimino.

THE SPACE BETWEEN

Marco è stato uno chef di alto livello, ma per motivi personali ha dovuto rinunciare al suo sogno e ora lavora come operaio in una fabbrica di Udine, la sua città natale, dove vive da solo. Il suo migliore amico Claudio invece ha realizzato il desiderio di gestire una libreria del centro e ha una fidanzata di cui è molto innamorato.

Ma il destino spariglierà le carte e assegnerà nuovi ruoli ai due amici, seminando la strada di Marco di segnali che lo puntano in direzione della lontana Australia e di una bella e giovane donna aussie, Olivia, anche lei con un sogno nel cassetto. La regista italo-australiana Ruth Borgobello ha voluto girare il suo primo lungometraggio nel nordest italiano, avvalendosi del sostegno della Friuli Venezia Giulia Film Commission e di una coproduzione che congiunge la sua terra di origine a quella in cui è nata e cresciuta. E la storia di The Space Between ha molto a che vedere con l’attaccamento alle radici inteso come risorsa, ma anche come vincolo soffocante, così come possono essere soffocanti certi legami famigliari che impediscono ai figli di spiccare il volo.

IL PERMESSO

Alle 20,30, sarà presentato l’ultimo film di Claudio Amendola, “Il permesso” girato in parte a Pescara: dal carcere di Civitavecchia escono con un permesso di 48 ore 4 detenuti: Rossana, 25 anni, arrestata in aeroporto per traffico di cocaina; il cinquantenne Luigi condannato per duplice omicidio che ha già scontato 17 anni di pena; Angelo, venticinquenne finito in prigione per una rapina compiuta con complici che non ha mai denunciato; Donato, 35 anni, condannato pur essendo innocente. Le due giornate verranno utilizzate da ognuno di loro per cercare di ritrovare e ritrovarsi nelle realtà che hanno lasciato da tempo.

Claudio Amendola al suo secondo film ha deciso di non tornare ai toni della sua opera d’esordio (una commedia) ma di affrontare una modalità di narrazione che sta fra il noir e l’analisi sociale. I suoi quattro protagonisti hanno storie, età e culture differenti, ma sono uniti dal luogo che, seppure temporaneamente, stanno lasciando. C’è chi ne conosce da lungo tempo la dura realtà e chi, perché più giovane, vede nell’uscita un’occasione per metterselo non solo idealmente alle spalle. Nella sceneggiatura, scritta con Roberto Jannone e con Giancarlo De Cataldo, Amendola ha introdotto echi di storie che ha interpretato in passato e la sua attenzione verso un sottobosco metropolitano costituito da esseri umani segnati da una realtà violenta che sembra essere, anche grazie al carcere, entrata nei loro geni anche se vorrebbero potersene disfare.

I CANCELLI DEL CIELO

Infine alle ore 22,15 per la rassegna Il cinema ritrovato, film in versione restaurata in collaborazione con la Cineteca di Bologna, sarà proiettato in versione originale sottotitolata “I cancelli del cielo” di Michael Cimino: Wyoming 1890, guerra della Contea di Johnson. Mentre un’associazione di allevatori ingaggia un esercito privato per scacciare, di fatto massacrandoli, gli immigrati europei visti come ostacolo al passaggio del bestiame, si consuma l’amore per Ella, splendida tenutaria di un bordello, da parte di due uomini attivi sui fronti opposti, il borghese in cerca di una nuova vita James Averill e il cowboy Nathan D. Champion.

È il canto del cigno della New Hollywood quest’opera folgorante e imprendibile che Michael Cimino scrive, produce e dirige dopo la consacrazione quasi unanime di Il cacciatore. Film di frontiera più vicino alla grandeur di uno Stroheim che di qualsiasi altro collega della generazione a cui appartiene il regista, I cancelli del cielo è tanto il kolossal d’autore per eccellenza quanto il titolo che ha messo fine al desiderio del controllo totale restando, tuttavia, uno degli esempi più alti di quel cinema assoluto che è dato assumere per pochi, rari squarci e in sempre più sparuti casi.

Info e biglietti

Per info abbonamenti e biglietti: www.premiflaiano.it oppure 0854517898

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