PESCARA – A conclusione della 45° edizione dei Premi Internazionali Flaiano che ha visto sfilare sul palcoscenico di Piazza della Rinascita a Pescara giornalisti, scrittori, studiosi e protagonisti dell’ultima stagione teatrale, televisiva e cinematografica, il bilancio da parte degli organizzatori è più che positivo.
Migliaia di persone hanno affollato la piazza principale della città per seguire la cerimonia di consegna dei Premi che in un’unica serata ha visto la partecipazione di tantissimi volti noti del mondo della cultura e dello spettacolo: dal maestro della luce Vittorio Storaro (più volte premio Oscar) a Ferzan Ozpetek, da Elena Sofia Ricci ad Ennio Fantastichini, magistrali interpreti teatrali che, con i loro spettacoli in giro per l’Italia, hanno registrato quasi ovunque il tutto esaurito ed ancora le giornaliste ed inviate Rai e Mediaset Giovanna Botteri, Maria Cuffaro e Gabriella Simoni, Monica Guerritore, Massimo Popolizio e poi la prolifica scrittrice di gialli storici Ben Pastor, fino ai nuovi volti dello spettacolo tanto amati dai giovani come Alessandro Cattelan, Mika, Francesco Montanari sono soltanto alcuni dei tanti protagonisti che hanno reso straordinaria la serata conclusiva del 45° Flaiano.
Memorabili sono stati anche i giorni immediatamente antecedenti la premiazione, del 45° Flaiano Film Festival che ha registrato un’altissima partecipazione di pubblico: 5000 presenze in una sola settimana, con una media di 600 persone al giorno così come sottolineato nel bilancio del Direttore Artistico del Festival, Riccardo Milani.
Molto seguito il Concorso Mibact-Flaiano Opera Prima di cui il pubblico e la giuria popolare di 100 spettatori ha particolarmente apprezzato la varietà di temi e generi affrontati dai cinque film in gara: “Favola” di Sebastiano Mauri; “La terra dell’abbastanza” dei fratelli D’Innocenzo; “Dopo la guerra” di Annarita Zambrano; “Gli asteroidi” di Germano Maccioni; “L’età imperfetta” di Ulisse Lendaro.
Prodotto da Palomar e Rai Cinema, distribuito da Nexo Digital, il film vincitore, “Favola” di Sebastiano Mauri, protagonista uno strepitoso Filippo Timi, ha trionfato per l’originalità della scelta visiva e narrativa, trattando temi importanti quali la tolleranza, l’amore e la diversità.
In conclusione si può certamente affermare che il programma del Festival, nell’insieme delle sue rassegne è stato apprezzato dal pubblico, con punte significative per “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino in versione originale, “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek, “Come un gatto in tangenziale” di Riccardo Milani, a dimostrazione del fatto che il cinema italiano, presente trasversalmente in tutte le sezioni, ne è uscito assoluto vincitore.