PESCARA – Nella conferenza stampa tenutasi oggi, 11 giugno alle ore 10.30, la Presidente dei Premi Internazionali Flaiano ha annunciato i finalisti del Premio Internazionale Flaiano di Letteratura, sezione narrative e Flaiano-BPER BANCA di narrativa giovani e Italianistica.
Sezione Narrativa:
- “Desiderio”, GIORGIO MONTEFOSCHI – Ed. La nave di Teseo
- “Biscotti della fortuna”, GABRIELE PEDULLA’ – Ed. Einaudi
- “La natura è innocente”, WALTER SITI – Ed. Rizzoli
Sezione Narrativa giovani under 30
- “Baci amari e musica d’Autore”, MARTINA ATTALI – Ed. Longanesi
- “Gli occhi vuoti dei santi”, GIORGIO GHIOTTI – Ed. Hacca
- “L’Esercio”, CLAUDIA PETRUCCI – Ed. La Nave di Teseo
SUPER FLAIANO INTERNAZIONALE DI LETTERATURA ALLA CARRIERA
JAVIER CERCAS
Saggista, scrittore e giornalista di El Pais, il cui ultimo libro uscirà il 2 luglio e l’autore lo presenterà in anteprima nazionale il 4 luglio a Pescara alla serata di Premiazione del Flaiano di Letteratura e Italianistica. Javier Cercas è nato nel 1962 a Ibahernando, Cáceres. I suoi primi libri, profondamente letterari e con velati rimandi auto biografici, sono i racconti di El móvil (1987), di cui nel 2003 (trad. it. Il movente, 2004) riproporrà solo il testo che dà il titolo al volume, e i romanzi El inquilino (1989; trad. it. Il nuovo inquilino, 2011) ed El vientre de la ballena (1997; trad. it. La donna del ritratto, 2008). La sua produzione saggistica e giornalistica è stata invece raccolta in Una buena temporada (1998), Relatos reales (2000) e La verdad de Agamenón (2006; trad. it. Tornare a casa, 2011). Se nelle pubblicazioni precedenti si era affidato al noir o alla metafinzione, C. ha trovato la sua voce più autentica in Soldados de Salamina, combinando elementi fittizi e reali nel ricercare una microstoria capace di rompere il silenzio imposto dai vincitori della guerra civile e di restituire dignità ai vinti. Tale indagine è inoltre un pretesto per elaborare una struttura metanarrativa. L’esperimento si è ripetuto in La velocidad de la luz (2005; trad. it. La velocità della luce, 2006), dove sono gli orrori vissuti da un reduce del Vietnam il motivo centrale intorno cui si costruisce la narrazione. I punti culminanti di questa evoluzione verso un romanzo che sconfina nell’inchiesta, al di là della parentesi di Las leyes de la frontera (2012; trad. it. Le leggi della frontiera, 2013) sulla delinquenza giovanile degli anni Settanta e Ottanta a Girona, sono però Anatomía de un instante ed El impostor (2014; trad. it. L’impostore, 2015). Il primo, nel sondare le cause dell’irruzione armata del tenente colonnello Antonio Tejero nel Parlamento spagnolo il 23 febbraio 1981, obbedisce a un’impostazione di stampo saggistico, ma C. abbina ai dati di fatto la sensibilità del romanziere che si addentra nelle zone d’ombra e nelle pieghe psicologiche tralasciate dalla storiografia. L’originalità dell’autore consiste nel giocare con i generi e la raffigurazione di sé, riuscendo a offrire un paradigma alternativo di rilettura del passato e di analisi del rapporto tra narrazione e storia. Ne è un ulteriore esempio El impostor, incentrato su Enric Marco, impostore che per decenni ha sbandierato la sua condizione di sopravvissuto all’olocausto. C. ne traccia un ritratto sfaccettato, con un minuzioso lavorio di scavo biografico, per poi intrecciare la dimensione soggettiva con quella collettiva e personale. Marco diviene quindi emblema della codardia umana, ma anche specchio della coscienza di chi scrive, sempre sulle tracce della verità, eppure costretto a porsi costanti domande su come raccontarla.
PREMIO SPECIALE FLAIANO DI NARRATIVA
- “La valigetta dell’accordatore”, ANGELO FABBRINI – Passigli Editore
- “Camillo & Son, Vita e morte di due grandi giornalisti tra Italia e America”, FRANCESCO DURANTE –
Ed. Carabba
Francesco Durante scrittore, professore universitario e critico letterario, racconta il lavoro straordinario di Camillo e Camille Maximilian Cianfarra ed erano padre e figlio, giornalisti tra L’Italia e l’America. Nato ad Anacapri è stato uno scrittore, professore universitario e critico letterario. Ha insegnato Cultura e letteratura degli italiani d’America all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ed è stato autore del monumentale Italoamericana. Storia e letteratura degli italiani negli Stati Uniti (Mondadori, 2001-2005; edizione americana, Fordham University Press, 2014), nonché di numerosi altri libri e saggi di argomento italoamericano. Ha curato i Meridiani Mondadori Romanzi e racconti di John Fante e Opere di Domenico Rea. Ha pubblicato due frortunati libri su Napoli: Scuorno (Mondadori, 2008) e I napoletani (Neri Pozza, 2011). Con Rudolph J. Vecoli ha scritto Oh Capitano! La vita favolosa di Celso Cesare Moreno in quattro continenti (Marsilio 2014; edizione americana 2018). Ha tradotto opere di Bret Easton, Ellis, Raymond Carver, John Fante, William Somerset Maugham, William Dean Howells, Geroge Arnold e altri. è stato redattore capo centrale de “Il Mattino“ (cui collabora), del “Corriere del Mezzogiorno” e di tre periodici femminili : “Grazia”, “D-la Repubblica delle Donne” e “Marie Claire”. è stato il direttore artistico del Festival Salerno Letteratura, è stato direttore editoriale della Leonardo, la casa editrice di Leonardo Mondadori ed è stato consulente dell’editore Nari Pozza. Ha scritto per la rivista americana online “Words Without Borders”. Si chiamavano entrambi Camillo Cianfarra ed erano padre e figlio. Camillo senior, detto Chan, era nato nel 1878 a Lama dei Peligni, in Abruzzo, e a diciott’anni era in America, dove diresse “Il proletario”, organo degli italiani affiliati al Socialist Labor Party impegnato in un aspro conflitto con gli anarchici di Paterson, la città da cui, nel 1900, Gaetano Bresci partì per assassinare re Umberto I. Seguì tutti i grandi fatti del tempo: dal terremoto di Messina all’assassinio di Joe Petrosino alla prima guerra mondiale. Morì nel 1925 dopo essere stato arrestato per aver passato alla “ChicagoTribune” i documenti che accusavano Mussolini di aver ordinato l’assassinio di Matteotti. Camillo Junior, detto Cian, nato a New York nel 1907 e cittadino americano, fu una grande firma del “New York Times”. Vaticanista e autore di The Vatican and the War (1944) e The Vatican and the Kremlin (194), dopo la Liberazione ebbe un ruolo importante rispetto alla questione di Trieste, allora scenario della Guerra Fredda. Morì nel 1956 nel disastro dell’Andrea Doria.
Camillo senior, detto Chan, era nato nel 1878 a Lama dei Peligni, in Abruzzo. Seguì tutti i grandi fatti del tempo. Morì nel 1925 dopo essere stato arrestato per aver passato alla “Chicago Tribune” i documenti che accusavano Mussolini di aver ordinato l’assassinio di Matteotti.
Camillo Junior, detto Cian, nato a New York nel 1907 e cittadino americano, fu una grande firma del “New York Times”. Vaticanista e autore di The Vatican and the War (1944) e The Vatican and the Kremlin (194)