Agricoltura

500 agricoltori dall’Abruzzo a manifestare a Parma con Coldiretti

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PARMA – Un’Europa più forte e coraggiosa è la richiesta di 500 agricoltori abruzzesi e 20 mila agricoltori da tutta Italia che si sono riuniti a Parma. La manifestazione è stata organizzata da Coldiretti, con la guida di Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo. In testa al gruppo c’erano il presidente regionale Pietropaolo Martinelli e altri leader agricoli. Il corteo è partito dal Parco Primo maggio per raggiungere la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare.

Durante la manifestazione, i partecipanti hanno esposto cartelli con slogan come “Cibo dalle campagne non dai laboratori” e “Coltiviamo un futuro di pace“. È stato richiesto un cambiamento deciso nell’Europa per affrontare temi come la burocrazia, che ostacola gli agricoltori. Si chiede un’Europa che ascolti le esigenze della popolazione e non delle lobby.

Coldiretti ha chiesto che vengano condotti studi clinici prima di approvare cibi cellulari e di fermentazione di precisione. Un’indagine ha mostrato che sette italiani su dieci sono contrari al consumo di cibi prodotti in laboratorio. Oltre 1000 comuni, rappresentati da sindaci e gonfaloni, hanno sostenuto l’iniziativa, insieme a diverse associazioni.

La campagna digitale facciamoluce è stata lanciata per informare i consumatori sui rischi dei nuovi prodotti alimentari e promuovere un’alimentazione consapevole. Coldiretti ha affermato che l’Europa è importante ma necessita di miglioramenti. È necessario investire nell’agricoltura per garantire la sicurezza alimentare e ridurre la burocrazia per le imprese agricole.

Coldiretti chiede anche l’etichettatura obbligatoria per l’origine dei cibi, per garantire trasparenza ai consumatori. I prodotti degli paesi extra Ue devono rispettare le stesse norme degli alimenti europei. È fondamentale implementare controlli alle frontiere per prevenire importazioni sleali e fissare regole sui cibi ultraformulati. Inoltre, i cibi fatti in laboratorio devono avere un trattamento simile a quello dei farmaci. Le etichette allarmistiche o le tasse sul vino, che fa parte della Dieta Mediterranea, sono considerate sbagliate.

Pubblicato da
Marina Denegri

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