Associazioni di disabili in mobilitazione contro i tagli al sociale hanno invitano gli amministratori della Regione Abruzzo a ‘provare’ la disabilità per una passeggiata!
PESCARA- Politici abruzzesi, accomodatevi! Con questo invito lo scorso 27 maggio 2011, davanti alla sede della Regione Abruzzo a Pescara, i rappresentanti delle associazioni aderenti allo stato di mobilitazione contro i fitti tagli al sociale hanno accolto i consiglieri regionali. Alcuni di loro hanno accettato l’appello a provare stampelle, bende, tappi per orecchie, passeggini e carrozzine vuote come atto simbolico per vivere le difficoltà create dalle barriere architettoniche a mamme con bimbi piccoli, anziani, disabili visivi, sordomuti e tutti coloro che hanno problemi motori temporanei o permanenti.
Una simile esperienza empatica ha offerto una visione alternativa della città agli amministratori della Regione Abruzzo e forse è servito a sensibilizzarli alle difficoltà materiali che si incontrano giornalmente quando non ci si può muovere liberamente. Questo perché chi è responsabile delle decisioni politiche deve rendersi conto che le stesse influiranno su un’imponente fetta della popolazione abruzzese portatrice di handicap.
ha affermato Claudio Ferrante, presidente Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo che ha chiesto di avere maggiori certezze, altrimenti è intenzionato ad incatenarsi nella sede della Regione se la legge nº13/1989 non venisse applicata a riguardo delle barriere architettoniche nelle abitazioni private.
La manifestazione è consistita in una breve passeggiata, anche se ci sono voluti trenta minuti per recarsi dalla sede della Regione di viale Bovio a quella di via Raffaello, al termine della quale sono emerse diverse problematiche: mancanza di scivoli e quelli presenti hanno scalini non agibili, asfalto incavato che non permette affatto di muoversi comodamente.
Inoltre sono state segnalate dai manifestanti ai politici locali l’assenza di bagni per disabili e l’impossibilità di accedere agli ascensori dentro i palazzi regionali, rendendo di fatto impraticabili gli uffici ai portatori di disabilità. E’ stato chiesto inoltre, di entrare in una pizzeria, in una banca e di prelevare denaro da uno sportello bancomat: tutte operazioni non riuscite per tangibili ostacoli.
Dobbiamo solo chiedere scusa come uomini e come politici. È arrivato il momento di trovare soluzioni effettive a tali problemi
è stato il commento dell’assessore ai Trasporti Morra, dopo la simulazione eseguita anche dall’assessore alle Politiche sociali Paolo Gatti, Di Paolo, consigliere del Pd Marinella Sclocco, il vicepresidente Alfredo Castiglione, i consiglieri Ricardo Chiavaroli, Maurizio Acerbo, Carlo Costantini, Nicoletta Verì e Antonio Menna; quest’ ultimi due, dopo qualche metro si sono arresi a causa delle difficoltà mentre gli altri che hanno eseguito intero tragitto si sono resi conto dell’effettiva difficoltà di muoversi su una carrozzella.
L’assessore Gatti perciò, si è dimostrato pienamente disponibile ad assecondare le richieste dei manifestanti nell’ istituzione del Comitato regionale per le Politiche dell’handicap e di un tavolo tecnico per la creazione di una legge adatta ad assicurare una vita indipendente. Ha anche confermato che non ci sono stati tagli al sociale, scatenando la polemica del consigliere Marinella Sclocco che ha invitato i sindaci a fare ricorso al Tar perché il piano sociale non garantisce i livelli essenziali di assistenza; a sostenere la tesi di Sclocco anche l’ assessore alle Politiche sociali della Provincia di Pescara,Walter Cozzi che ha lamentato le scarse risorse a disposizione.
Al termine della manifestazione un consiglio saggio è giunto da Costantini, favorevole alla legge per la vita indipendente:
Credo che prima del collaudo delle opere pubbliche, debba essere prevista la presenza di rappresentanti dei disabili che verifichino l’effettiva fruibilità.
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