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8 marzo 2018 le iniziative delle donne della CISL AbruzzoMolise

da Redazione

cisl.ABRUZZO – Il Coordinamento Donne della CISL AbruzzoMolise, in occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 Marzo, ha deciso di sostenere il progetto di Campagna pubblica della Confederazione Europea dei Sindacati (CES-Etuc), “Contrattare più tutele per realizzare la vera conciliazione tra vita e lavoro – Un’opportunità per tutti”.

“Insieme alla CISL nazionale, vogliamo svolgere in ogni territorio e in ogni luogo di lavoro dell’Abruzzo e del Molise, un’azione di sensibilizzazione per l’approvazione della bozza di direttiva sull’equilibrio vita-lavoro dell’Unione europea, attualmente al Consiglio europeo per la sua approvazione definitiva, – spiegano l’iniziativa Maria Pallotta, Segretaria della CISL e Antonietta Santavenere, Coordinatrice delle Donne. Il nostro impegno su questo tema non deve riguardare solo le donne lavoratrici, ma tutti i lavoratori, per promuovere l’occupazione femminile, la scelta di maternità e la condivisione dei carichi di cura in famiglia”.

“Il sostegno alla bozza della direttiva europea è importante per avere miglioramenti significativi per la vita delle donne, delle lavoratrici e lavoratori: nuovi congedi retribuiti di paternità e di cura, e il rafforzamento dei congedi parentali retribuiti”– , continuano Maria Pallotta e Antonietta Santavenere.

Nei luoghi di lavoro si nasconde la percentuale maggiore di forme di violenze, di ricatti e di molestie sessuali e fisiche. Secondo l’Istat che ha pubblicato i dati sulle molestie e i ricatti sessuali in Abruzzo il 36,2 % delle donne, dai 14 ai 65 anni, nel corso della loro vita ha subito molestie sessuali o ricatti sessuali. Invece negli ultimi 3 anni la media, pari al 20,3%, è drasticamente aumentata portando l’Abruzzo tra le prime regioni, in una classifica nazionale il cui valore è nettamente superiore alla media delle altre regioni, pari al 15,7%. Il 22,4 % delle donne molisane, dai 14 ai 65 anni, nel corso della loro vita lavorativa ha subito molestie o ricatti sessuali, circa il 10,5% nel periodo che va dal 2013 al 2016. Più del 7% delle donne, dai 15 ai 65 anni, in Abruzzo ha subito ricatti sessuali sul lavoro durante la propria vita. In Molise quasi il 6% delle donne nella loro vita lavorativa ha subito un ricatto a sfondo sessuale. Il fenomeno appare particolarmente diffuso negli ultimi 3 anni dal 2013 al 2016. A volte, come dimostrano i dati, il lavoro diventa il luogo del rischio.

Le donne tra i 15 e i 65 anni che, in Abruzzo, nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche sul luogo di lavoro, o da parte di un collega, o di un datore di lavoro, o ricatti sessuali sul posto di lavoro, sono il 9,2% delle lavoratrici. Un fenomeno che si è notevolmente ampliato negli ultimi tre anni precedenti l’indagine (2013 – 2016), perché queste molestie hanno interessato il 5 % delle lavoratrici e inoccupate, contro una media delle altre regioni italiane che si attesta al 2,7%. L’Abruzzo è la regione meno sicura d’Italia per le donne nei luoghi di lavoro dove sono considerate soggetti deboli e non tutelati, ed esistono ancora forti pregiudizi sul loro conto. Invece, in Molise il 6,2% delle donne, tra i 15 e i 65 anni, è stata vittima di un ricatto sessuale o molestie fisiche sul lavoro nel corso della propria vita

L’8 marzo, per la CISL, rappresenta un’altra occasione quella di dare visibilità alla Campagna, quella indetta dalla Confederazione internazionale dei Sindacati (Csi-Ituc), per sollecitare il Governo a sostenere nelle sedi opportune l’adozione, quale strumento vincolante per i diversi paesi membri, della proposta di Convenzione-Raccomandazione dell’Oil (Organizzazione internazionale del Lavoro) contro la violenza di genere nei luoghi di lavoro, hanno concluso Maria Pallotta e Antonietta Santavenere.

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