Nonostante i tre ko di fila il calendario sorride ai biancazzurri che affrontano un Livorno in crisi d’identità e già con la testa al futuro, mentre Torino e Sassuolo si affronteranno lunedì sera e il Verona riceve un Bari alla ricerca del decimo successo fuori casa
PESCARA – Il Pescara è ufficialmente in crisi. Tre sconfitte consecutive, ma, soprattutto, un gioco che non è più quello che ha incantato in questa serie B, sono lì a dimostrarlo. Per fortuna dei biancazzurri, i suoi avversari per la promozione diretta (Torino, Sassuolo e Verona) non se la passano meglio. Certo i granata hanno 4 punti più dei biancazzurri ed una gara in meno, ma hanno anche il ricorso del Padova che incombe su di loro, quindi nulla è ancora deciso.
Per continuare a coltivare il sogno della promozione diretta, però, è necessario che il Pescara smetta di guardare in casa degli altri e si concentri in casa propria. La squadra deve cioè riacquisire quelle caratteristiche che l’avevano resa unica nel panorama calcistico italiano. La sfida col Livorno, pare l’ideale per riprendere la marcia interrotta. All’andata la difesa biancazzurra resuscitò Paulinho, che fino ad allora non aveva mai segnato in campionato e che fu autore di una doppietta.
Molta acqua è passata sotto i ponti da quella partita. Sulla panchina amaranto, ora, non c’è più Novellino (che il 21 dicembre scorso ha rassegnato le dimissioni), ma Madonna. L’ex allenatore dell’Albinoleffe, però non ha dato la svolta che ci si aspettava. Sotto la sua gestione, infatti, Paulinho e compagni hanno collezionato 4 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte.
I PUNTI DEBOLI DELL’AVVERSARIO – La delusione nell’ambiente per i risultati ottenuti è palpabile e infatti Spinelli sta già pensando alla prossima stagione, in cui la panchina dovrebbe essere affidata a Davide Nicola, attuale tecnico del Lumezzane ed ex giocatore del Genoa del presidente amaranto. Prima di programmare il futuro c’è però da concludere bene questa stagione. Il Livorno è un’altra di quelle squadre che ha ottenuto più vittorie fuori casa (5) che tra le mura amiche (4).
Ciononostante, gli amaranto, non sembrano avere le caratteristiche per poter impensierire il Pescara tra le mure amiche. Il Livorno è una squadra particolarmente fragile al centro, dove i centrali di difesa Knezevic e Bernardini sembrano messi lì per esaltare le caratteristiche di Immobile. Sono infatti molto lenti e spesso distratti, al punto da commettere leggerezze spesso decisive per il risultato finale della loro squadra.
Il 4-3-1-2 impostato da Madonna, comprende un centrocampo tecnico, col trio Filkor-Luci-Belingheri, portati più a costruire che a tamponare, e un trequartista, Siligardi, giocatore molto interessante, abile nel muoversi tra le linee, ma anche ad agire da punta esterna. Quello a cui il Pescara dovrà prestare maggiormente attenzione sono i lanci lunghi a scavalcare la difesa, che il Livorno, certamente adotterà, viste le caratteristiche delle due punte amaranto. Paulinho infatti è un attaccante tecnico, ma anche bravo di testa, capace di tirare le punizioni, ma anche di segnare gol “sporchi”. Dionisi, invece, è più tecnico e brevilineo, bravo a muoversi negli spazi creati dal compagno di reparto e a colpire quanto meno te lo aspetti.
I due insieme hanno segnato 22 reti (12 il brasiliano e 10 l’italiano), uno meno del solo Immobile, ma più della metà dei gol complessivi della squadra (41). Non va inoltre dimenticato che Madonna, in panchina può disporre di un altro attaccante che in B può far male: Marco Bernacci, uno che si è perso per strada tra depressione e rendimenti altalenanti, ma che, fisicamente non teme rivali. Il tecnico amaranto potrebbe gettarlo nella mischia a gara in corso, per sfruttare il suo fisico, contro i centrali biancazzurri, che tutto sono, fuorché carrarmati.
LE ARMI IN PIÚ PER ZEMAN … – Rispetto alle precedenti partite, però, il boemo potrà contare su un vantaggio non indifferente. Infatti avrà finalmente a disposizione la squadra tipo con un Sansovini riposato e un Caprari che ha dimostrato di poter essere più di un’alternativa ai titolari. L’aggressività di Cascione e Nielsen potrà fare la differenza in questa partita perchè né Filkor, né Belingheri, paiono avere il passo per stare dietro ai due abruzzesi. La gara del Pescara è certamente la più facile di quella delle concorrenti alla promozione, dato che il calendario propone Torino-Sassuolo e Verona-Bari. Se il big match tra prima e seconda finirà per togliere comunque dei punti a una delle due avversarie degli abruzzesi, non sta certo meglio il Verona che affronta un Bari strepitoso in formato trasferta.
Se Verratti non si farà distrarre dalle voci di mercato che ultimamente ne hanno condizionato il rendimento e la difesa ci metterà quel pizzico di attenzione in più che ultimamente è mancata, la partita non dovrebbe avere storia. In attesa di sfidare venerdì sera il Padova all’ “Euganeo”, Sansovini e soci devono obbligatoriamente puntare al bottino pieno in casa, dove la squadra ha costruito molti dei suoi successi.
L’entusiasmo manifestato ieri dai tifosi, all’apertura del nuovo Pescara Store dimostra che il pubblico è più vicino che mai ai propri beniamini. Ora sta ai giocatori ripagare tanto entusiasmo tornando a farli esultare per una vittoria.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]