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Pescara, una vittoria per tornare a sorridere

da Davide Luciani

Dopo la tragedia di Morosini, che si è unita a quella di qualche tempo fa di Mancini, i ragazzi di Zeman devono tornare a ottenere tre punti per scacciare un periodo terribile sia sul piano sportivo, che, soprattutto, umano

PADOVAQuando un ragazzo di 25 anni muore inseguendo un pallone su un campo di calcio, non ci sono considerazioni che tengano. La morte di Piermario Morosini è stata una scossa elettrica che ha colpito chiunque fosse allo stadio, sabato. Le polemiche sui ritardi dell’ambulanza,  sull’assenza del defibrillatore,  le inchieste che seguiranno a questa morte, lasciano il tempo che trovano. L’unica cosa certa è che Piermario Morosini non c’è più. Solo questo conta. Ciao, Piermario.

É difficile tornare a parlare di calcio giocato, quando si assiste a tragedie simili perché la componente emotiva ha il sopravvento su tutto. I calciatori del Pescara nell’ultimo mese sono stati funestati prima dal lutto di Franco Mancini, poi, hanno assistito alla tragedia di Morosini.

In che condizioni si presenteranno alla trasferta di Padova? Difficile dirlo, e certo questo fattore, rappresenta un’altra incognita per una squadra che, dal punto di vista fisico, evidenzia già limiti evidenti. Prima che tutto si fermasse e venisse azzerato, per la tragedia del calciatore bergamasco, il Pescara si avviava a subire la quarta sconfitta consecutiva in campionato. Il Livorno infatti si era infilato con irrisoria facilità nelle maglie della difesa abruzzese e aveva facilmente avuto ragione delle resistenze dei ragazzi di Zeman.

Ora gli abruzzesi sono attesi ad una prova da dentro o fuori contro il Padova che potrebbe veramente mettere a rischio quel piazzamento ai playoff che fino a un mese fa, sembrava garantito. Un’eventuale sconfitta dei biancazzurri all’ ”Euganeo”, unita alle contemporanee vittorie di Sampdoria e Varese (impegnate in scontri non proibitivi, rispettivamente contro Vicenza e Grosseto) porterebbe alla situazione di avere 4 squadre in cinque punti che si contenderebbero i 3 posti a disposizione. É vero che il Pescara dovrebbe comunque recuperare la gara con il Livorno, ma è altrettanto vero che si partirà dallo 0-2 per gli uomini di Madonna. Per scongiurare eventuali paure, dunque, Insigne e soci devono tornare a fare bottino pieno.

AVVERSARIO AI RAGGI X – Il Padova è un avversario certamente dal grande potenziale, ma che, proprio in relazione a ciò, ha deluso le attese di inizio campionato. A questo punto del torneo, infatti, erano in molti coloro che si aspettavano di vedere i biancoscudati, lottare per le prime due posizioni. Invece, gli uomini di Dal Canto, pur rimanendo sempre in zona playoff, non sono ma stati veramente in grado di competere per la promozione diretta, buttando via una valanga di occasioni, specie in casa dove non sono stati capaci di vincere nessuno dei quattro scontri diretti giocati, perdendo contro Torino e Sampdoria e pareggiando contro Verona e Varese.

I problemi dei biancoscudati sono molti, da uno spogliatoio spaccato e con troppe prime donne (emblematico a questo proposito il dualismo tra Milanetto e Italiano) passando per una difesa che concede molto e che nelle ultime 10 partite è rimasta imbattuta solo due volte.

Contro il Pescara, inoltre, Dal Canto dovrà fare a meno di giocatori importanti, come Legati in difesa, Cuffa a centrocampo e Cutolo in attacco. Il tecnico dei veneti  quest’anno ha faticato a trovare il bandolo della matassa, variando spesso e volentieri uomini e schemi. Ora, il Padova pare essersi assestato sul 4-3-1-2, modulo che permette il contemporaneo utilizzo di due punte “pesanti” quali Cacia e Ruopolo.

Nel precedente modulo utilizzato dai veneti, il 4-3-3, c’era spazio solo per uno dei due centravanti. L’acquisto a gennaio di Bentivoglio e il recupero di un altro pezzo importante della rosa, come Succi, ha consigliato l’utilizzo del centrocampo a rombo, riproponendo, tra l’altro, ¾ della mediana del Chievo che risalì in A con Iachini, nel 2007/2008, cioè Italiano, Marcolini e, per l’appunto, Bentivoglio.

Il pezzo forte del Padova è, quindi, senza dubbio il centrocampo, dove tra l’altro, Dal Canto può contare anche su Bovo. Il quartetto Bovo-Italiano-Marcolini-Bentivoglio darà parecchio filo da torcere al centrocampo abruzzese, perché, in quanto ad assortimento tecnico, è senza alcun dubbio il meglio strutturato della serie B. Tutti i suoi elementi infatti, hanno ottime capacità di inserimento, sanno far girare palla e sono letali sui calci da fermo (caratteristica, quest’ultima, dove spiccano soprattutto Italiano e Marcolini).

CON O SENZA IMMOBILE? – Il Pescara visto nelle ultime gare, rischia una imbarcata storica contro una squadra che deve assolutamente tornare alla vittoria se non vuole vedersi scavalcata da Varese e Sampdoria. I due gol presi dal Livorno sono stati il simbolo del momento no che sta attraversando la squadra di Zeman. Due reti in cui il repertorio degli errori è stato totale.

La squadra  pare aver perso quell’identità di gioco che ne aveva contraddistinto la prima parte di stagione e soprattutto, pare non avere più quell’entusiasmo che le permetteva di andare in avanti per cercare la vittoria contro qualunque avversario. Come se non bastasse, a Padova, potrebbe non esserci Immobile. Il centravanti napoletano, ha infatti preso una botta in allenamento che potrebbe precluderne l’utilizzo in Veneto.

Se il capocannoniere del torneo cadetto dovesse dare forfait le speranze di ottenere risultato all’“Euganeo” si ridurrebbero sensibilmente. Vista l’instabilità del reparto difensivo, infatti, l’unica speranza per cercare di ottenere i tre punti (dato che il pareggio non servirebbe a nessuna delle due) passerebbe per il ritorno all’attacco mitraglia che aveva caratterizzato, fino a gennaio, il cammino degli abruzzesi. Con l’assenza di Immobile, e con Insigne e Sansovini, lontani anni luce da uno stato di forma accettabile, chi potrebbe bucare Perin?

Molte sono le domande che accompagnano il cammino del Pescara. L’unica cosa certa è che bisogna tornare a fare punti al più presto. Lo si deve fare per non buttare quanto di buono fatto finora, per il pubblico che ha sempre appoggiato la squadra, ma, soprattutto, per tornare a regalare  dei sorrisi dopo un periodo in cui, di occasioni per sorridere, ce ne sono state veramente poche.

PROBABILI FORMAZIONI:

PADOVA (4-3-1-2): Perin; Donati, Portin, Trevisan, Renzetti; Bovo, Italiano, Marcolini; Bentivoglio; Cacia, Ruopolo.

PESCARA (4-3-3): Anania; Balzano, Romagnoli, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Insigne, Maniero, Caprari.  

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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