NAPOLI – Domenica alle ore 12.30 il Pescara sarà di scena al San Paolo contro il Napoli per la 15esima giornata di campionato. Un campo storicamente ostico per i colori biancoazzurri che nei 13 precedenti hanno raccolto 9 sconfitte e 4 pareggi senza riuscire mai a vincere. Nell’ultima sfida in serie B i partenopei si imposero per 1-0 con un gol di Bogliacino. Restano maggiormente nella memoria le goleade inflitte dal Napoli di Maradona nella stagione 87/88 (6-0) e nella stagione 88/89 (8-2).
Posta in palio molto alta per entrambe le squadre anche se ovviamente per differenti obiettivi: i partnenopei, approfittando dello scivolone della Juventus e del passo falso dell’Inter hanno l’occasione di consolidare il loro secondo posto e perchè no roscicchiare altri punti alla “vecchia signora”; il Pescara dopo aver voltato pagina con la nuova gestione Bergodi, spera di trovare subito i primi segnali di risveglio, dopo aver ben figurato contro una Roma al “piccolo trotto”.
RIENTRA CAVANI, DUBBI PER PANDEV – La notizia più importante è il rientro dopo la squalifica per Cavani che dovrebbe essere impiegato con Insigne vista la quasi sicura indisponibilità di Pandev che accusa ancora il problema alla caviglia. Con tutta probabilità anche in caso di recupero in extremis, il macedone potrebbe essere impiegato solo a partita in corso. Il modulo adottato da Mazzarri sarà il 3-4-2-1 con difesa che potrebbe essere confermata se Campagnaro dovesse essere recuperato completamente assieme a Cannavaro e Gamberini, con quest’ultimo in possibile ballottaggio con Britos. A centrocampo Inler e Behrami centrali con gli esterni Maggio e Zuniga. in avanti saranno Hamsik e l’ex Insigne e rifornire Cavani.
Una squadra di assoluto spessore che tuttavia ha paradossalmente sofferto di più contro Chievo e Torino in casa. Dotato di invidiabili individualità resta una squadra imprevedibile visto il trio che possiede nel reparto avanzato e la grande spinta che può contare sulle fasce. La difesa con 11 reti subite resta una delle più solide del campionato. Dunque come trovare punti deboli in una squadra che peraltro avrà grosse motivazioni vista l’opportunità così importante data dall’attuale classifica?
Per la squadra di Bergodi non sarà una missione facile anche se può consolare il fatto che squadre di simile livello come Chievo Verona e Torino, facendo una gara accorta, hanno dato del filo da torcere, giungendo persino ad un pareggio nel caso dei granata. Ma sarà importante dare continuità a quello che di buono è stato visto contro la Roma. In pochi giorni di gestione Bergodi pare aver già dato un segnale ai giocatori che sono parsi più attenti e determinati nella fase difensiva, senza risparmiarsi nei contrasti e nel pressing.
TOGNI REGISTA BASSO, CHANCE PER WEISS – La prima novità a livello tattico è data dall’inserimento di Togni in cabina di regia lasciando Quintero più avanzato con licenze offensive. L’esperimento ha funzionato a metà perchè se il brasiliano ha svolto con diligenza il compito lavorando con discreta qualità, il colombiano è sembrato troppo solo e poco al servizio della squadra, soprattutto in fase di non possesso palla dove probabilmente aveva meno compiti di copertura. Il modulo 3-5-1-1 ha permesso una maggiore quadratura nella fase difensiva anche se in avanti solo con l’ingresso di Weiss si è visto qualcosa. Con tutta probabilità e anche per via delle quasi sicura indisponibilità di Quintero (tendinopatia all’adduttore), Jonathas (contrattura muscolare) e in ultimo Vukusic (risentimento muscolare) in avanti potranno giocare Weiss in appoggio ad Abbruscato. Difesa confermata con Romagnoli, Terlizzi e Bocchetti mentre a centrocampo Zanon sarà esterno (vista la squalifica di Balzano) con Modesto, in linea mediana Togni e più avanzati il rientrante capitan Cascione e Nielsen. Ancora indisponibili Cosic, Blasi e Colucci.
Stando così le cose ci auguriamo di poter rivivere quel quarto d’ora finale dove i biancoazzurri pur rischiando poco dietro sono apparsi più propositivi. Sarebbe improbabile uscire indenni dal San Paolo giocando interi 90 minuti in difesa, rinunciando così a colpire di rimessa. Mai come in questa circostanza sarebbero da sfruttare palle inattive e conclusioni dalla distanza, memori delle prodezze contro Cagliari e Palermo. Al di là del punteggio che con club di questa caratura è sempre difficile poter centrare , sarà importante proseguire sulla linea di domenica scorsa, cercando una più ordinata gestione della palla, fatta di passaggi semplici ma il più possibile precisi. Sfruttare le accelerazioni di Weiss potrebbe risultare un’arma letale contro la squadra campana proiettata in attacco magari cercando l’uno contro uno con Campagnaro e company che non sono dei “fulmini di guerra”.
PROBABILI FORMAZIONI:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik, Insigne; Cavani.
PESCARA (3-5-1-1-): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Zanon, Togni, Cascione, Nielsen, Modesto; Weiss, Abbruscato.