Arresti e perquisizioni; tra gli indagati il vice sindaco Riga.L’ operazione è condotta dalla Mobile con la collaborazione di Teramo e Perugia
L’AQUILA – Dalle prime ore della mattina oltre 40 agenti della Polizia di Stato stanno eseguendo arresti e numerose perquisizioni nella provincia aquilana. La nuova inchiesta, denominata ‘Do ut Des’ è relativa a tangenti che coinvolgono il Comune dell’Aquila su appalti legati alla ricostruzione post-terremoto .Gli agenti della Squadra Mobile della Questura dell’Aquila, con la collaborazione di quella di Teramo e di Perugia, stanno eseguendo misure cautelari in regime di arresti domiciliari, piu’ altre perquisizioni, in ditte, in studi professionali,abitazioni e al Comune di L’Aquila nei confronti di attuali e ex assessori e funzionari pubblici aquilani accusati , a diverso titolo, insieme a imprenditori, tecnici e faccendieri, di millantato credito, corruzione, falsita’ materiale e ideologica, appropriazione indebita su appalti legati alla ricostruzione nel periodo che va dal settembre 2009 al luglio 2011.
Le indagini, iniziate nel novembre del 2012, hanno permesso portare alla luce un sistema secondo il quale alcuni imprenditori interessati ai lavori per la ricostruzione post terremoto, fornivano illecite dazioni, quantificate in circa 500mila euro, elargite nei confronti di funzionari pubblici quale contropartita per l’aggiudicazione di appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici . E’ stata altresi’ accertata l’appropriazione indebita della somma di 1.268 mila euro, da parte di alcuni indagati, relativa al pagamento di alcuni dei suddetti lavori. Le indagini sono partite dai lavori di puntellamento dopo il terremoto devastante del 6 aprile del 2009 di Palazzo Carli, sede del Rettorato, nel centro storico della citta’.Utilizzate intercettazioni ambientali e telefoniche e movimentazioni bancarie nelle indagini che hanno rivelato l’esistenza di un presunto sistema corruttivo,radicato nel tempo e nel territorio ,in base al quale alcuni imprenditori interessati ai lavori per la ricostruzione post-terremoto pagavano tangenti, sia in denaro che attraverso veri e propri Map (moduli abitativi provvisori), nei confronti di funzionari pubblici, per l’ aggiudicazione di alcuni appalti relativi a lavori di messa in sicurezza. Le misure cautelari sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta dei sostituti procuratori della Repubblica dell’Aquila Antonietta Picardi e David Mancini, coordinati dal procuratore della Repubblica Fausto Cardella.
Tra le otto persone coinvolte nell’inchiesta , l’attuale vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga, indagato, all’epoca dei fatti assessore all’urbanistica. Personaggi di spicco anche due dei quattro arrestati ai domiciliari. Si tratta di Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell’Asl numero 1, più volte assessore della Giunta di centrodestra negli anni Duemila, all’epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, e Vladimiro Placidi, 57, ex assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato del sindaco, Massimo Cialente, nonché direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila. Ai domiciliari anche Daniela Sibilla, 38, dipendente collaboratrice del Consorzio beni culturali e già collaboratrice di Tancredi durante i suoi mandati di assessore, e Pasqualino Macera, 56, all’epoca funzionario responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno S.p.a. Oltre a Riga, gli altri denunciati sono Mario Di Gregorio, 45, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell’Aquila, all’epoca dei fatti funzionario responsabile dell’ufficio Ricostruzione; Fabrizio Menestò, 65, ingegnere di Perugia, all’epoca direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede del rettorato dell’Università dell’Aquila; Daniele Lago, 40, imprenditore di Bassano del Grappa, Ad della Steda Spa, aggiudicataria di alcuni appalti.