Quarta sconfitta consecutiva per i ragazzi di Marino che hanno concesso molto soprattutto nella ripresa
CROTONE – Dura sconfitta a Crotone per il Delfino che dopo un primo tempo piuttosto equilibrato e giocato su buoni ritmi, crolla nella difesa, soccombendo alle offensive dei rossoblù, micidiali in occasione del contropiede che ha virtualmente chiuso il match. Al di là della tenuta atletica discreta solo per 60 minuti è la squadra nel complesso ad apparire “molle” e a tratti “spaesata”, in particolare quando nella ripresa passando al 4-2-3-1 avrebbe dovuto dare un’impronta diversa al match.
COSÍ IN CAMPO – Drago che deve fare a meno di Giorgio squalificato e Bidaoui indisponibile si affida al 4-3-3 con gli esterni difensivi, ex biancazzurri, Del Prete e Mazzotta mentre Suagher e Ligi sono i centrali; sulla linea mediana Matute con Crisetig e Dezi mentre in avanti troviamo Bernardeschi, Diop e Cataldi. Marino deve invece rinunciare a Zauri, Capuano e all’altro ex di turno Cutolo. 3-4-3 con Zuparic, Schiavi e Cosic; a centrocampo la novità è Bovo dal primo minuto affianco a Brugman con Balzano e Rossi esterni; in attacco confermato il tridente tipo con Politano, Maniero e Ragusa. In panchina in neo acquisto Samassa.
BUONI RITMI, POCHE CHANCE – Poche emozioni nei primi 20 minuti iniziali con la squadra di casa molto attenta nella fase di non possesso ma troppo frettolosa nell’imbastire una ripartenza ragionata. Si segnala solo al 2′ un diagonale pericoloso di sinistro in area di Abou Diop con Belardi attento a rispondere di pugni ,mentre al 23′ conclusione di destro a giro del limite dell’area di Cataldi con palla che si alza di poco sopra la traversa. Dall’altra parte il Pescara mostra un discreto passo ,ma trova fatica spazi tra le fitte maglie avversarie. Ci pensa il solito Ragusa con qualche spunto personale a provare senza precisione creando qualche apprensione nella difesa ospite: al 25′ un suo destro senza grosse pretese in corsa dai 30 metri e palla che si alza sopra la traversa senza impensierire il portiere del Crotone, quindi al 28′ si infila alle spalle di Suagher in area e a tu per tu con Gomis si fa sbarrare la strada. Nell’occasione l’esterno d’attacco biancazzurro ha lamentato una presunta trattenuta in area
DISASTRO ZUPARIC, MANIERO CHE CHANCE FALLITA – La gara si sblocca al 29′ con il vantaggio del Crotone: spunto sulla sinistra in area di Diop che si fa sporcare la palla da Zuparic. La sfera maldestramente calciata verso il centro area trova sul palo opposto Bernardeschi che tutto solo è pronto a concludere di piatto sotto porta con la difesa poco reattiva nella marcatura. Dopo lo svantaggio la squadra di Marino si innervosisce con Balzano e Schiavi che rimediano un giallo, nel secondo caso per proteste. Sul finire del tempo (41′) però arriva una clamorosa palla gol fallita da Maniero: palla al contagiro di Brugman per Ragusa con Gomis provvidenziale in uscita al limite di piedi, la sfera ai 25 metri trova il centrale offensivo del Delfino che d’esterno a porta vuota calcia a lato.
UNO-DUE MICIDIALE, DIFESA BIANCAZZURRA MOLLE – Sembra voler dare una svolta al match il Pescara che nei primi minuti della ripresa mostra una maggiore determinazione: già al 2′ infatti spunto personale in area di Politano che conclude con un potente diagonale di sinistro a giro ma Gomis respinge di pugni e Del Prete perfeziona il disimpegno. Ma è solo un’illusione perchè i padroni di casa con il passare dei minuti prendono in mano la partita: all’11’ iniziativa di Diop che dal limite dell’area in posizione centrale calcia di punta con Belardi che blocca a terra. Marino prova a dare maggiore spessore al reparto offensivo inserendo Caprari per Cosic indietreggiando Rossi e Balzano nella linea difensiva passando ad un 4-2-3-1 con Caprari-Politano e Ragusa ad agire alle spalle di Maniero. Un cambio tattico che giova più ai padroni di casa che con un terribile uno-due ipotecano il risultato, mettendo in mostra i grossi limiti del reparto difensivo biancazzurro.
Il raddoppio arriva in contropiede al 16′ con un’azione tutta di prima e con la difesa del Pescara che non contrasta la manovra avversaria: palla filtrante in area di Cataldi per Mazzotta che dal fondo sulla sinistra rimette una palla rasoterra in area per Bernardeschi che a due passi dalla linea di porta, in scivolata, appoggia in rete. Passano cinque minuti ed arriva il tris: dormita di Zuparic con Cataldi che passa dietro il difensore biancazzurro e appena dentro l’area conclude di esterno sul secondo palo non lasciando scampo a Belardi. Ancora Bernardeschi al 24′ protagonista con un tiro a giro dai 30 metri con palla che esce di poco alla sinistra di Belardi proteso in tuffo. La gara sfila senza grossi colpi di scena con la squadra di Drago che amministra diligentemente il netto vantaggio non rinunciando ad offendere e con il Pescara che chiude in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Schiavi al 34′. In pieno recupero è Belardi ad evitare un passivo più pesante opponendosi di pugni ad una conclusione da fuori area del neo entrato Giannone.
TABELLINO:
CROTONE (4-3-3): Gomis; Del Prete, Suagher, Ligi, Mazzotta; Matute, Crisetig, Dezi; Bernardeschi (dal 44′ st Giannone), Diop (dal 24′ st Ishak), Cataldi (dal 32′ st Galardo). A disposizione: Saric, Kone, Cremonesi, Meola, Pettinari, Concetti. All. Drago
PESCARA (3-4-3): Belardi; Zuparic, Schiavi, Cosic (dal 13′ st Caprari); Balzano, Bovo, Brugman, Rossi; Politano (dal 35′ st Salviato), Maniero (dal 22′ st Sforzini), Ragusa. A disposizione: , Pelizzoli, Milicevic, Fornito, Nielsen, Samassa, Mascara. All. Marino
Arbitro: Baracani di Firenze
Reti: 29′ pt ed al 16′ st Bernardeschi, 21′ st Cataldi
Ammoniti: Suagher, Balzano, Schiavi, Bovo, Rossi, Cataldi, Matute
Espulso al 34′ Schiavi per doppia ammonizione
Recupero: nessuno nel primo tempo e 3 minuti nella ripresa.