Al Teatro Massimo il live del cantautore
PESCARA – Giovedì 10 aprile alle ore 21.30, presso il Teatro Massimo di Pescara, ci sarà il concerto di Sergio Caputo. L’artista con questo suo tour celebra i suoi 30 anni di “Un Sabato Italiano”. Per l’occasione è stato pubblicato un album che ripercorre l’intero progetto originale ma rivisitato in chiave jazz oltre che un romanzo edito da Mondadori dal titolo “Un Sabato Italiano Memories”.
ALTRE TAPPE DEL TOUR – Prima della tappa di Pescara si potrà assistere al concerto di Sergio Caputo il 7 aprile a Bologna (Teatro Duse), l’8 aprile a Perugia (Teatro Morlacchi) mentre il 14 aprile sarà a Civitanova Marche (Teatro Rossini).
IL PROGETTO – Nell’Aprile del 1983 usciva “Un Sabato Italiano”, un album che ha fatto storia nella musica italiana, composto da canzoni che sembrano non invecchiare mai. Con esso Sergio Caputo affermava un suo stile e un suo linguaggio personale, ancora oggi inimitabili, attraverso brani dal successo intramontabile, anche tra il pubblico più giovane, e che sono diventati dei classici italiani alla radio, in TV, nei locali e nei club dove centinaia di band ne hanno fatto i pezzi portanti del loro repertorio live. Oggi le doti di performer e intrattenitore di Sergio Caputo hanno una marcia in più: oltre un decennio di esperienza americana durante la quale Sergio ha raffinato le sue arti musicali e di dialogo col pubblico. Quest’anno “Un Sabato Italiano” compie 30 anni, e Sergio Caputo sta celebrando l’evento con un remake dell’album originale arricchito di due brani inediti – “C’Est Moi L’amour” e il nuovo singolo in uscia a fine Marzo dal titolo “I love the sky in September” – e con un tour dal titolo, appunto, “Un Sabato Italiano Show 30”, accompagnato da una band di sei elementi con una sezione fiati. Nei concerti verrà eseguito l’intero album (cosa mai accaduta prima) ed anche i successi più popolari.
BIO – Sergio Caputo inizia la sua carriera musicale alla fine degli anni 70 al Folk Studio di Roma, ma il grande successo arriva nel 1983 col suo primo album “Un Sabato Italiano. L’album è tutt’ora un classico della musica italiana. Lo stile di Sergio affonda le radici nel jazz e spazia nei ritmi latini, mentre il suo linguaggio letterario attinge dal quotidiano e dalle nevrosi metropolitane. Seguono altri 11 album piu’ varie compilation, una serie di successi memorabili come “L’astronave che arriva”, “Italiani Mambo”, “Il Garibaldi innamorato” , “Non bevo più tequila” per citarne alcuni, e nel corso degli anni Sergio partecipa al Festival di Sanremo tre volte: nel 1987, nel 1989 e nel 1998. Fra le sue collaborazioni eccellenti si annoverano nomi internazionali come Dizzy Gillespie, Lester Bowie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), e illustri musicisti italiani come Enrico Rava, Roberto Gatto, Danilo Rea e molti altri. Nel 1999 si trasferisce in California, dove vive e lavora a contatto con le sue radici musicali. Nel 2004 Sergio presenta un album strumentale dal titolo “That kind on thing” album nel quale esordisce come chitarrista “Smooth Jazz” – che è un hit radiofonico in USA – e ricomincia a tornare in Italia annualmente per tour di grande successo. Nel 2006 Sergio presenta la sua prima raccolta “unplugged” dal Titolo “A Tu x Tu”. Nel 2008 esce il primo romanzo di Sergio Caputo, edito da Mondadori, “Disperatamente (e in ritardo cane) ” Nel 2009 il nuovo imperdibile LIVE “La notte e’ un pazzo con le mèches”, che documenta l’esperienza del Sergio Caputo Quintet. Rientrato in Italia stabilmente, e sposatosi con Cristina Zatti – che gli dà due bambini (Lucrezia e Victor) – Sergio festeggia nel 2013 l’attesissimo trentennale di Un Sabato Italiano con l’uscita di un album-celebrazione “Un Sabato Italiano 30”, e con il “Sabato Italiano Show”, il tour del trentennale in programma nei migliori teatri da dicembre, accompagnato dalla formazione tipo Big Band. Sempre in dicembre, esce la sua biografia “Un Sabato Italiano Memories” negli Oscar Mondadori, nella quale Sergio racconta le vere storie, gli amori, i personaggi e i luoghi che ispirarono – nella Roma di fine anni settanta-primi anni ottanta – le canzoni di questo album ormai entrato nella storia della musica italiana.
Il ROMANZO – Un ulteriore imperdibile evento per fan vecchi e nuovi sarà l’uscita, prevista per Novembre, dell’autobiografia Un Sabato Italiano Memories, in cui Sergio racconta gli aneddoti, i luoghi, gli amori e i personaggi che hanno fatto da sfondo alla creazione dell’album; un tuffo divertente negli anni ottanta. Il trentennale di Un Sabato Italiano è un evento imperdibile che metterà insieme il pubblico di Sergio Caputo di ieri e di oggi, ed è già aperta la programmazione nei teatri. “Un Sabato Italiano” parla d’amore, di amicizia e di inquietudine. Quando ho scritto e registrato le canzoni di questo album, non avrei mai immaginato che trent’anni dopo esse sarebbero state amate da persone che nel 1983 non erano ancora nate.Ciò accade perché – me ne rendo conto oggi – le emozioni e le storie che raccontavo non avevano tempo, ed altre generazioni vi si sarebbero riconosciute in futuro. Nel trentennale dell’album ho provato forte il bisogno di tornare in studio e risuonare questi pezzi, per sentirli di nuovo miei, dopo averli cantati e suonati per trent’anni anni in tutti i modi possibili e coi musicisti più disparati, anche in America, che è il posto da dove il jazz e lo swing sono venuti. Con l’aggiunta di due nuovi brani come augurio di buon trentennio a venire: “C’est moi l’amour” e “I love the sky in September. Questo album è dedicato a tutti coloro che lo hanno amato in questi trent’anni e a tutti coloro che lo scopriranno oggi, in una versione più jazz, così come era idealmente nato, e come a me piace ascoltarlo e suonarlo. Oggi sono una persona molto diversa da quella che ero nel 1983, ma il piacere di riproporre queste canzoni come fossero nate oggi è qualcosa che non volevo e non potevo negarmi. Spero che questo piacere sia contagioso.
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