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Pescara-Padova 1-1: Trevisan ferma il Pescara in decollo

da Davide Luciani

Un gol del difensore al 92′ frena i biancazzurri che già pregustavano la settima vittoria consecutiva in casa

PESCARA – Un gol di Trevisan al 92′ spegne i sogni di gloria del Pescara, che già pregustava la settima vittoria consecutiva in casa. Il Padova dal canto suo tira una boccata d’ossigeno interrompendo una serie negativa di tre sconfitte di fila.

Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato con un buon quarto d’ora iniziale per gli ospiti e il Pescara che con il passare dei minuti prende le misure, nel secondo tempo i biancoazzurri pur sfiorando la marcatura in poche circostanze  tiene a distanza il Padova concedendo poco o niente e tenendo quasi costantemente il pallino del gioco.

COSÌ IN CAMPO – Zeman presenta la formazione annunciata con i rientri di Anania, Romagnoli, Togni, Gessa ed Immobile nell’11 titolare. Verratti dopo il suo gettone in nazionale under 20 si accomoda in panchina. Nel Padova invece, Dal Canto preferisce, a sorpresa, Franco ad Osuji che, alla vigilia sembrava il favorito per il ruolo di terzino destro. In quel ruolo viene invece schierato Legati, con Franco che si sistema al fianco di Schiavi. In avanti si rivede Cacia.

IL MATCH – La partita va avanti a sprazzi grazie soprattutto ai due numeri 11 Insigne, da una parte e Cutolo dall’altra. Nel primo tempo il Padova imbriglia il Pescara, grazie ad una difesa molto attenta, che gioca d’anticipo sugli attaccanti. La prima occasione della partita capita sui piedi di Marcolini al 13′. L’ex centrocampista del Chievo viene liberato a tu per tu con Anania, da un’invenzione di Italiano, ma, invece di un tiro, dal suo piede esce un mezzo cross che si spegne dal lato opposto.

La risposta del Pescara è in uno scambio Cascione-Insigne al 19′, ma anche in questo caso il tiro dell’attaccante finisce fuori. Al 24′ la partita si accende con un botta e risposta tra Cutolo e Immobile. Il primo, liberato ancora una volta da Italiano, con tutto lo specchio della porta a disposizione tira in bocca ad Anania, mentre il secondo, sul rovesciamento di fronte, scarica un tiro a giro, sventato in angolo da Perin.

Nella ripresa, il Pescara entra più determinato in campo e tra il 51′ e il 53′ sfiora per due volte gol. Prima Sansovini, al volo, su un cross di Insigne prende l’esterno della rete, poi Immobile colpisce il palo alla destra di Perin con una terrificante botta da fuori. È il preludio al gol.

Al 62′ Gessa ruba palla a Renzetti arriva al limite dell’area piccola e la mette in mezzo dove Insigne, si avventa come un falco, infilando Perin. Il Padova accusa il colpo e gli abruzzesi rischiano subito di raddoppiare con un calcio di punizione di Togni che si spegne di poco a lato con Perin immobile. Il Padova non riesce a reagire allo svantaggio perchè Cacia è un fantasma, Cutolo è ben controllato da Balzano e Drame fa rimpiangere Lazarevic.

Dal Canto prova le carte Osuji per Bovo infortunato, Trevisan per Franco al fine di dare più spinta sulla destra e Ruopolo per Marcolini per dare più peso all’attacco; Zeman si cautela togliendo di scena Sansovini ed Immobile inserendo Soddimo (poi sostituito da Kone) e Verratti passando ad un più prudente 4-3-3 che in realtà diventa una sorta di 4-4-2 con Verratti trequartista e Insigne e Soddimo esterni.

La squadra senza una torre offensiva inevitabilmente si abbassa lasciando più metri agli ospiti che pur senza graffiare tengono sempre più con il fiato sospeso la retroguardia biancoazzurra. Il gol di Trevisan arriva inaspettato, al 92′, quando la gara non aveva più nulla da dire. Il tiro dal limite del difensore passa per una selva di gambe e si infila lentamente alla sinistra di un attonito Anania che vede il pallone all’ultimo momento.

Una doccia fredda per gli uomini di Zeman che ai punti avrebbero sicuramente meritato qualcosa di più. Tuttavia il pari non è da condannare contro una delle squadre meglio attrezzate per il salto di categoria. Resta l’amaro in bocca per i 16.000 presenti all’Adriatico ma anche la consapevolezza di non avere niente da invidiare ai temuti avversari.

TABELLINO:

PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Brosco, Balzano; Gessa, Cascione, Togni; Sansovini (Soddimo 68′-Konè al 90′), Immobile (Verratti 78′), Insigne. A disposizione: Cattenari, Petterini, Maniero, Bacchetti. Allenatore Zdenek Zeman.

PADOVA (4-3-3): Perin; Legati, Schiavi, Franco (73′ Trevisan), Renzetti; Bovo (68′ Osuji), Italiano, Marcolini (Ruolpolo 80′); Cutolo, Cacia, Drame. A disposizione: Cano, Jelenic, Milanetto, Cuffa. Allenatore Alessandro Dal Canto.

Arbitro: Massa di Imperia (Vicinanza-Tasso)

Reti: Insigne 61′, Trevisan 92′

Ammoniti: Schiavi (Pa), Italiano (Pa), Immobile (Pe), Zanon (Pe)

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 5 minuti nella ripresa

Spettatori:  16.048 per un incasso di € 142.242,41

[Foto a cura di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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