CHIETI – Si terrà dal 22 febbraio al 25 maggio 2014, nello Spazio esposizioni temporanee (Set) di Palazzo De’ Mayo,in Corso Marrucino, 121 ,a Chieti,la mostra “Sironi e la grande Guerra. L’arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix”,promossa e organizzata dalla Fondazione Carichieti.L’esposizione curata da Elena Pontiggia, ha ricevuto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Regione Abruzzo, della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, della Provincia di Chieti e della Commissione per gli eventi del Centenario della Prima Guerra Mondiale.Dopo i successi delle mostre dedicate a Francis Bacon, Aligi Sassu, Emilio Greco e alla grande esposizione sui codici miniati “Illuminare l’Abruzzo”, la Fondazione Carichieti propone al pubblico ancora una volta una programmazione attenta e di alto livello scientifico tanto che l’evento rientra nel programma ufficiale delle Commemorazioni del Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018.
La mostra annovera oltre cinquanta opere e documenta come gli artisti, da Balla a Carrà, da Léger a Grosz e Dix, da Previati a Nomellini, hanno rappresentato la drammatica esperienza del conflitto. Spicca la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della guerra, che ricorre nella sua pittura ben oltre quegli anni. Le sale sironiane iniziano con le vignette satiriche contro gli Austro-tedeschi realizzate dall’artista nel 1915-1918, tra cui quelle per la rivista “Il Montello”, diretta da Bontempelli. Di rilevante interesse, in particolare, è l’ultimo numero della rivista, uscito nel novembre 1918 per celebrare la vittoria e finora quasi sconosciuto (ne esistono in Italia solo cinque copie). Tra le opere esposte, ancora, si segnalano i commoventi ritratti che Sironi esegue a soldati e ufficiali, e il drammatico paesaggio urbano Città e aereo, 1921. Di enorme suggestione sono poi due opere monumentali: la grande tela della Vittoria alata, dipinta da Sironi nel 1935, e i giganteschi Soldati, del 1936. La prima è il cartone per l’affresco L’Italia fra le scienze e le arti, realizzato per l’Aula Magna dell’Università La Sapienza a Roma, ed è oggi il più importante documento dell’idea sironiana perché l’affresco romano è stato pesantemente ridipinto. Il secondo è un’imponente composizione con due soldati della prima guerra mondiale, evocati visionariamente a vent’anni di distanza dal confitto (1936). La mostra è accompagnata da un catalogo Allemandi con un analitico saggio di Elena Pontiggia e rimarrà aperta fino al 25 maggio.
Sabato, 22 febbraio 2014, ore 11 Conferenza stampa Palazzo de’ Mayo, Sala Capozucco – Ingresso Largo Martiri della Libertà – Chieti
Interverranno Avv. Pasquale Di Frischia – Presidente della Fondazione Carichieti Dott.ssa Lucia Arbace – Soprintendente ai Beni storici artistici ed etnoantropologici dell’Abruzzo Elena Pontiggia – Storica dell’Arte e curatrice della mostra
Sabato 22 febbraio 2014, ore 17 Conferenza di inaugurazione della mostra Palazzo de’ Mayo, Auditorium – Ingresso Corso Marrucino, 121 – Chieti Interverranno Avv. Pasquale Di Frischia – Presidente della Fondazione Carichieti Lucia Arbace – Soprintendente ai Beni storici artistici ed etnoantropologici dell’Abruzzo Elena Pontiggia – Storica dell’arte e curatrice della mostra Valentina Cocco- Organizzatrice della mostra per la Fondazione Carichieti Interverranno le autorità locali
Periodo di apertura al pubblico: 22 febbraio – 25 maggio 2014 Aperto anche il 20 aprile (Pasqua), il 25 aprile e il 1 maggio. Ingresso gratuito
Orario: martedì – venerdì 10,00 – 13,00 sabato – domenica 10,00 – 13,00 / 16,00 – 20,00 Lunedì chiuso Visite guidate gratuite previa prenotazione telefonica anticipata
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