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A Chieti presentata l’oncologia pediatrica

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Reparto realizzato in collaborazione con la Onlus “Morgan Di Gianvittorio”

CHIETI – L’ormai ex direttore della Asl Chieti, Francesco Zavattaro, si è congedato presentando un’opera: si tratta dell’oncologia pediatrica di Chieti realizzata con il contributo della Onlus “Morgan Di Gianvittorio”.

“Veramente un bel salto di qualità – ha detto Francesco Zavattaro – qui c’era la Direzione, ma ci siamo prontamente spostati per dare l’opportunità alla Onlus Morgan di dare seguito a questa sua disponibilità a ristrutturare tutti gli ambienti e a mettere a disposizione una struttura adeguata e a misura di bambino per fare un’attività estremamente importante. Purtroppo l’oncologia pediatrica è in crescita nel senso che viene diagnosticata molto precocemente, quindi c’è la possibilità di intervenire su questi bambini sin dalla tenera età nella quale hanno bisogno di un mondo costruito appositamente su di loro. Questa struttura ha l’obiettivo di rispondere a questa esigenza. Credo che sia importante per il sistema pubblico che fa sempre più fatica a recuperare risorse ed avere quella flessibilità operativa che è importante per reperire quelle opere tecnicamente funzionali ma che abbiano ancora quei requisiti di accoglienza e che oggi sono fondamentali in un settore così importante. Speriamo di aver lasciato in questi 5 anni tante cose, abbastanza innovative, in linea con il mondo moderno della Sanità, sicuramente questo è un ulteriore tassello da inserire in questo mosaico di innovazione che credo abbia portato dei buoni risultati alla provincia di Chieti”.

“Noi abbiamo scelto Chieti dato che ho un ottimo rapporto con il professor Chiarelli – ha sottolineato Giancinto Di Gianvittorio, presidente Onlus Morgan Di Gianvittorio – da tanti anni abbiamo iniziato questo cammino insieme. Poi con il direttore generale, sensibilissimo a questa cosa, abbiamo realizzato questo reparto, dato che ci sono tanti bambini abruzzesi che vanno in giro per l’Italia per curarsi. Ringrazio tutti i collaboratori che tutti gli anni si prodigano per raccogliere i fondi che abbiamo investito per la ricerca, per la specializzazione, per i medici e per le famiglie che si sacrificano per curare i propri figli. Mio figlio mi ha chiesto di fare qualcosa per l’Abruzzo ed io l’ho fatto. Ci sono anche dei progetti futuri”.

Pubblicato da
Francesco Rapino

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