CUPELLO (CH) – Dal 3 al 6 maggio prossimi a Cupello si svolgerà Carciofesta 2012,evento gastronomico che ha per protagonista assoluto un ortaggio con una storia antichissima: il carciofo. Gli Egiziani lo consumavano prima di andare in guerra, perché, credevano, stimolasse forza e coraggio … i Romani ne vantavano le virtù afrodisiache (“Venere stimulat”), botanicamente è imparentato col cardo e con la margherita, rappresenta uno dei più felici incontri tra scienza e natura: se ne contano circa quattrocento varietà in tutto il mondo, ma vediamo perché il Carciofo “Mazzaferrata” di Cupello, è il “Re” e la “Res Tipica” della nostra terra.Mercoledi 2 maggio alle 10.30, presso Non solocaffè, si terrà la conferenza stampa agli organi di informazione di presentazione della Carciofesta 2012, del Sindaco di Cupello Angelo Pollutri.
Tra le tante varietà di Carciofo coltivate in Italia, con il Catanese, diffuso in Sicilia, Puglia e Basilicata, lo Spinoso sardo, praticamente esclusivo della Sardegna, e il Romanesco del Lazio e della Campania, si colloca il Mazzaferrata, cultivar autoctona di grandissimo valore sia in termini nutrizionali, che economici e di conservazione delle biodiversità. Un Carciofo straordinariamente diverso da tutti gli altri per la dimensione dei capolini, uno dei capolavori di questa millenaria opera di selezione e miglioramento. Un capolavoro che impareremo a conoscere meglio.
(Il viaggio continua a Cupello, nei saloni della Mostra dedicata al Carciofo Mazzaferrata)
La Carciofesta non è una sagra, ma un progetto innovativo a livello gastronomico, un momento di esaltazione della parte sociale ed economica del paese, relativo all’agricoltura”tiene a precisare il Sindaco di Cupello, Angelo Pollutri,” un ingranaggio che vede dal 2005, ogni due anni, la sinergia di produttori, ristoratori e Cooperativa San Rocco.
È una grande operazione di marketing per la comunità di Cupello perché essa in questi giorni deve presentarsi come una sposa, bella e attraente, deve mettere in evidenza tutte le peculiarità, che costruisce nell’arco dell’anno. E’ una grande vetrina , una grande kermesse. Noi ci auguriamo che questa iniziativa sia frequentata con la stessa grande affluenza di pubblico degli anni precedenti. I ristoratori, che fanno parte del circuito e che hanno aderito alla Carciofesta, hanno fatto tanto per portare a tavola un prodotto di eccellenza con un menù a prezzo fisso. Nonostante il momento di grave criticità che anche l’agricoltura attraversa e il tono minore dell’iniziativa, vogliamo salvaguardare una risorsa così preziosa del nostro territorio.
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