In un incontro promosso dal candidato IdV al consiglio regionale Lucrezio Paolini,Di Pietro ha parlato di agricoltura
FRANCAVILLA AL MARE (CH) – E’ stato Antonio Di Pietro, presidente onorario dell’Italia dei Valori, ad inaugurare l’incontro pubblico sull’agricoltura “Madre Terra” che si è tenuto ieri a Francavilla al Mare . L’iniziativa, promossa dal candidato al consiglio regionale per l’Italia dei Valori Lucrezio Paolini è stata l’occasione per discutere delle criticità e delle prospettive del comparto agricolo abruzzese.
“Oggi il dramma dell’agricoltura – ha dichiarato il presidente Di Pietro – è racchiuso in tre fattori: tassazione elevata, burocrazia esasperante e concorrenza sleale. E’ di vitale importanza non arrendersi e dare un messaggio di speranza agli elettori. Per questo motivo l’Italia dei Valori ha scelto di candidare persone che conoscono e rappresentano il territorio perché soltanto chi vive quotidianamente i problemi è in grado di fare qualcosa per risolverli”.
Il candidato IDV al consiglio regionale Lucrezio Paolini, riferendosi ai dati ufficiali e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha ribadito invece come “l’avanzamento di bilancio comunitario e della spesa pubblica effettivamente sostenuta nell’ambito del Programma Rurale 2007/2013, dice che, a fine dello scorso anno, l’Abruzzo era, e resta ancora , l’ultima regione in Italia come capacità di spesa di fondi comunitari per l’agricoltura, con una percentuale complessivamente pari al 65,64% rispetto alla dotazione effettiva”.
“Su una disponibilità di circa 192 milioni di euro – ha aggiunto Paolini – l’Abruzzo ha speso complessivamente, a fine dell’anno scorso, la somma di 126 milioni di euro, con una rimanenza da liquidare corrispondente ad oltre 66 milioni di euro. Soldi che comunque, anche a voler escludere il rischio di un disimpegno, arriveranno in ritardo nelle tasche degli agricoltori abruzzesi, già costretti a fare i conti con una durissima crisi economica che ne mette a rischio la sopravvivenza”.
Spiegando poi come la chiusura delle aziende agricole, soprattutto piccole e medie, sia un fattore devastante per il tessuto socio-economico abruzzese poiché si perdono competenze che difficilmente potranno essere recuperate, il candidato al consiglio regionale Paolini auspica che nel corso della prossima legislatura si possa costruire “un’agricoltura sostenibile, di qualità, che deve necessariamente sposarsi con l’innovazione, l’ambiente, la gastronomia, il paesaggio rurale, mettendo in essere azioni sinergiche che possano favorire l’altro grande settore trainante dell’economia abruzzese, ovvero il turismo”.