Domani al Teatro Fenaroli il secondo appuntamento con la Stagione di Prosa 2013/2014
LANCIANO (CH) – Mercoledì 8 gennaio, alle ore 21.00, andrà in scena il secondo spettacolo della Stagione di Prosa del Teatro Fenaroli di Lanciano 2013/2014, dal titolo “ARISTOFANE LA PACE” con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Fabio Fassio, Elena Romano, Tommaso Massimo Rotella, regia Oscar De Summa, compagnia Teatro degli Acerbi.
Una commedia spassosa e onirica, una fiaba epica e insieme lucidamente concreta e spietata verso le consolidate logiche di potere di tutti i tempi.In groppa a un gigantesco scarafaggio che si nutre di sterco, il contadino Trigeo vola in cielo a chiedere spiegazioni agli Dei sulla catastrofe bellica che da dieci anni sta insanguinando la Grecia.Ma gli Dei, disgustati dal comportamento degli uomini, non vogliono più avere niente a che fare con loro. L’Olimpo è quasi deserto; sono rimasti solo Ermes, un portinaio facilmente corruttibile, e Polemos, l’iracondo Dio della guerra che si accinge a fare salsina di tutte le città guerrafondaie in un gigantesco mortaio, ma purtroppo non si trova un pestello in tutta l’Ellade…La Pace è imprigionata dietro pesanti cancelli: l’umanità, con i suoi egoismi, la ricerca di profitto personale e velleità di potere, le ha chiuso le porte; dovranno essere gli uomini stessi a mobilitarsi per liberarla. Gli esiti supereranno quello che sembrava un delirio mistico del povero contadino, infatti egli riuscirà addirittura a sposare Opora, la Dea del raccolto, suggellando una promessa di pace tanto utopica quanto desiderabile.E’ la fine dei mercanti di armi, dei generali vanagloriosi e dei profeti scrocconi umiliati dall’impresa del più umile degli uomini e del più disgustoso degli animali.
Note di regia
Proprio dalle peculiarità dell’Autore – la sua incredibile attualità e il tono ironico con cui tratta temi di rilevanza universale – nasce il nostro interesse per questa commedia.Pensiamo infatti che il pubblico contemporaneo possa divertirsi a cogliere parallelismi graffianti tra la nostra società e quella greca antica. Rotture metateatrali, ritmi serrati, momenti di intensa comicità alternati a riflessioni amare e poetiche sono il linguaggio scelto per rappresentare il modulo drammaturgico. Anziché rappresentare letteralmente il testo originario de “La Pace”, ricco di riferimenti all’attualità dell’autore, abbiamo scelto di adottare il modus operandi dello stesso Aristofane per arrivare ad una riscrittura assolutamente attuale che mantiene un forte legame con i temi classici e con le problematiche universali.
Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (mar/ven 16.30/19.30) e online su www.teatrofenaroli.it