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A L’Aquila si celebra la Festa dell’Europa

da Redazione

Il 9 maggio all’Auditorium del Parco film e dibattito sui valori dell’UE su iniziativa del Comune

L’AQUILA – L’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune dell’Aquila, per celebrare la Festa dell’Europa, che si tiene ogni anno il 9 maggio, per ricordare la nascita dell’Unione Europea con la “dichiarazione Schuman” (9 maggio 1950),ha scelto il tema “L’Europa dei diritti e delle libertà”.
L’iniziativa, pensata per gli alunni delle scuole medie e superiori, si terrà il 9 maggio presso l’Auditorium del Parco a partire dalle 9.30, con l’obiettivo di riflettere sui valori dell’U.E. e di favorire una cittadinanza europea più consapevole, facendo conoscere ai più giovani come è nata l’Europa e quali sono i principi fondanti, partendo dai valori fissati nel manifesto di Ventotene.
Alla base della riflessione ci sarà la proiezione del film “Indebito”, di Vinicio Capossela e Andrea Segre. Una pellicola che, partendo dalla riscoperta del rebetico, una forma antica di blues ellenico, parla di uno dei paesi europei “in debito” con l’Europa sul piano economico. Ma l’Europa è da sempre “in debito” con la cultura che in Grecia ha avuto origine.A fare gli onori di casa all’iniziativa, saranno il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, l’assessora alla Cultura, Betty Leone e il prorettore dell’Università dell’Aquila, Alfio Signorelli.
Subito dopo la proiezione del film, la parola passerà a Gabriella Liberatore, docente del Liceo Cotugno, che parlerà della nascita dell’Unione Europea. A Luca Ottaviano, ricercatore di Fisica presso l’INFN, sarà affidato il compito di illustrate l’appello dei ricercatori italiani per un’Europa di progresso, mentre Valeria Primerano, presidente Ass. “Aquilasmus”, sezione aquilana dell’Erasmus parlerà della mobilità degli studenti in Europa e delle opportunità degli scambi culturali tra studenti europei.
“ Il nostro obiettivo è veicolare il messaggio che un’Europa unita e forte non solo è necessaria per tutti i popoli e i paesi europei, Italia compresa- commenta Betty Leone- ma è indispensabile per ristabilire un nuovo equilibrio democratico del mondo moderno”.

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