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A Mantova c’è “via Franklin Vivenza” che racconta una storia d’Abruzzo

da Redazione

via Franklin Vivenza

Franklin Vivenza il “medico benefattore” di Mantova. Diede contributi straordinari per la cura e la ricerca su tubercolosi, malaria e pellagra. Era nato a Chieti nel 1867

CHIETI – Franklin Giovanni Domenico Vivenza nacque a Chieti, il 25 settembre del 1867, da Andrea (venticinquenne “professore di agronomia” – nella provincia di Chieti fu il primo ad introdurre il Pinot nero nell’Orto agrario di Chieti – e figlio di Domenico) e Celestina Ivaldi (ventisettenne “proprietaria” e figlia di Giovanni). Franklin studiò presso le Università di Firenze e Torino conseguendo la laurea in Medicina. Giunse a Villafranca di Verona per esercitare la professione di medico condotto.

Si distinse oltre che per la grande professionalità per le doti, non comuni, di generosità (visitava gratuitamente i poveri e raggiungeva ad ogni ora ed in ogni luogo i suoi pazienti). L’11 marzo del 1899 sposò la ventiseienne Teresa Rosa Maria RENSI (figlia di Gaetano ed Emilia) dalla quale ebbe tre figli: Andrea Gaetano D’Azeglio (nato il 4 febbraio del 1900), Emilia (morta nel 1929) e Giordano Bruno Alessandro (nato il 17 aprile del 1910). Si distinse, in particolare, per la cura e la ricerca su tubercolosi, malaria e pellagra. Franklin Vivenza fu responsabile dell’Ufficio Igiene del Comune di Mantova.

Nel 1905 il Dott. Franklin Vivenza si recò a Roma per attingervi tutte quelle nozioni che potessero giovare nella prima applicazione della nuova Profilassi Malarica; nel 1919 la Commissione Pellaglologica di Mantova deliberò di promuovere una larga propaganda igienica e a questo scopo fu incaricato il dott. Franklin Vivenza, medico capo del Comune. Che organizzò cinque conferenze tenute da medici condotti e ufficiali sanitari nelle scuole elementari superiori, ai maestri, al pubblico, presso leghe dei lavoratori. Franklin Vivenza produsse diversi lavori: nel 1895 “Contributo alla diagnostica delle cisti da echinococco della milza”; nel 1902 “La stagione sperimentale di Grezzano – Verona – studi su Malaria”; nel 1903 “La malaria nel comune di Mozzecane”; nel 1920 “Sul consumo degli alcoolici in confronto della mortalità infantile, del deperimento organico e della tubercolosi di Mantova”; “Contributo alla cura della nevralgia grave del trigemino”; nel 1922 “La tubercolosi a Mantova. Ricerche, note, programma di lotta antitubercolare”.

Nel 1905, in occasione del terremoto della Calabria, promosse una munifica raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite. In politica, lui antifascista convinto, fu anche assessore della città di Mantova nell’immediato dopoguerra (aderì prima al PSIUP e poi al PSI). Franklin Vivenza morì nel 1949. Nel libro “Studi sulla città di Mantova 1814-1960” di Rinaldo Salvadori si legge: “Si potrebbero ricordare due nomi che sono rimasti nell’animo popolare: Lincoln Guastalla e Franklin Vivenza”. Sia Villafranca di Verona che Mantova gli hanno dedicato una via della loro città. Franklin Vivenza morì a Villafranca di Verona nel 1949.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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