A Penne l’unica tappa abruzzese del progetto nazionale sul femminicidio

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Inaugurata  sabato scorso  presso la Chiesa di San Giovanni Evangelista la mostra sul femminicidio e la violenza di genere che sta girando l’Italia. Resterà aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20 fino al 22 giugno

PENNE (PE) – Il  tema della violenza sulle donne e del femminicidio è al centro di un progetto, nato da un gruppo di artisti,dal titolo “PRIVATA” ,mostra itinerante  che si pone l’obiettivo di risvegliare le coscienze attraverso l’arte contemporanea.

Il progetto nazionale vede coinvolti sette artisti Federica Amichetti, Alessandra Baldoni, Mirko Canesi, Mandra Cerrone, Giovanni Gaggia, Francesca Romana Pinzari, Rita Soccio con la partecipazione straordinaria delle giornaliste Nikla Cingolani e Tamara Ferrari in una mostra curata da Federica Mariani.

Dopo la prima tappa partita l’8 marzo dalla Mole Vanvitelliana di Ancona e la successiva all’Art Hotel Gran Paradiso di Sorrento la mostra itinerante arriva in Abruzzo e dal 14 al 22 giugno, unica tappa nella regione, possibile grazie alla collaborazione dei Fondazione Musei Civici di Penne, Antonio Zimarino critico e curatore abruzzese, il cui contributo scritto è nel catalogo di PRIVATA edito da Communication Project di Recanati.

Il barocco delle decorazioni che ornano lo spazio  e gli interventi minimali d’arte contemporanea creano un suggestivo contrasto che merita una riflessione e almeno uno sguardo.

“Allestire una mostra in una chiesa non capita tutti i giorni. Io e gli artisti abbiamo colto questa opportunità come una sfida e siamo contenti di aver fatto l’unica tappa abruzzese del nostro viaggio proprio qui a Penne, una città che si sta dando da fare nel campo dell’arte contemporanea anche grazie alla Biennale d’Arte e critici come Antonio Zimarino”, afferma Federica Mariani, la curatrice del progetto “In mostra non vedrete volti di donne con lividi o immagini crudeli, ma video, fotografie e installazioni sono appositamente pensate per far scaturire nel visitatore una riflessione diversa partendo da un linguaggio metaforico”, conferma la curatrice.
L’esposizione che resterà aperta fino al 22 giugno tutti i giorni dalle 17 alle 20, coinvolge molte associazioni della zona che lavorano sul campo per contrastare la violenza: Ananke di Pescara, Donne Vestine e UDI di Pescara che sostenuto l’iniziativa e il ruolo dell’arte contemporanea che, in questo caso, può arrivare alle coscienze e far riflettere sul tema così spietato del femminicidio e la violenza.

Evoluzioni, cambiamenti, nuove sollecitazioni e riflessioni contraddistinguono questa mostra a livello nazionale che, sin dalla prima tappa, ha l’obiettivo di indurre il pubblico a pensare, soffermarsi ed interrogarsi sul fenomeno del femminicidio e della violenza di genere partendo dalle opere d’arte, ribaltando l’approccio, smuovendo le coscienze e lasciando aperta la porta a dibattiti e confronti.

 Ingresso Gratuito.

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