Vietato dunque il commercio in forma itinerante fatta eccezione per la vendita di prodotti stagionali
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore al Commercio Stefano Cardelli nel corso della conferenza stampa convocata, ieri, per presentare l’ordinanza appena firmata per la Disciplina del Commercio su aree pubbliche che entrerà in vigore a partire da oggi, hanno annunciato lo stop alle bancarelle sull’intera riviera di Pescara, dal confine con Montesilvano sino al confine con Francavilla al Mare.
Infatti a partire da oggi,sabato 26 giugno, sarà vietata la vendita di qualunque tipo di merce, dalle borse, ai braccialetti ai cappellini, sull’intero litorale,restituito così alla città e alla classica ‘passeggiata’. A garantire il rispetto del provvedimento saranno tre squadre della Polizia municipale, di cui una in borghese, che pattuglieranno il lungomare sino all’alba, multando gli eventuali ambulanti sorpresi sul posto nonostante il provvedimento e sequestrando merce e attrezzature, compresi eventuali furgoncini.
Solo sul marciapiede lato monte sono stati autorizzati per tre mesi 10 venditori di merce stagionale, ossia cocomeri, meloni e granite, otto sulla riviera nord, 2 su quella sud, mentre spariranno i furgoni di panini e hamburger, soprattutto nell’area situata all’altezza dello stabilimento La Lampara, dove lo scorso anno la presenza dei mezzi ha creato evidenti problemi di viabilità e ordine pubblico, indipendenti dai gestori dei locali.
Ha detto il sindaco :
negli ultimi anni più volte abbiamo denunciato l’aspetto poco decoroso assunto dal nostro lungomare, simile a una sorta di kasbah, con bancarelle improvvisate, tappeti stesi a terra con borse, cappelli, portafogli, braccialetti e mercanzia di ogni genere, compresa la cottura del granturco sul marciapiede. Una situazione di degrado inspiegabile per una città come Pescara, in cui la vocazione turistico-commerciale rappresenta una delle nostre ricchezze, uno degli assi portanti della nostra economia, è il nostro biglietto da visita per chi arriva dal porto, per chi arriva in autostrada, ma anche per chi arriva in treno e, una volta sceso in stazione, si trova dinanzi, all’orizzonte, proprio la riviera. E’ dunque evidente che questo nostro bene va tutelato, protetto, potenziato, curato, adottando ogni tipo di misura per garantirne il decoro, l’ordine e incrementarne l’attrattiva.
Quest’anno l’impegno della nostra amministrazione comunale in tal senso è stato evidente: pur tra le difficoltà che hanno interessato il verde pubblico, difficoltà che stiamo però superando grazie alla task force attivata nelle scorse settimane, non abbiamo comunque registrato alcun disagio sul litorale. Già all’inizio della primavera abbiamo garantito la manutenzione delle aiuole, la rimozione delle 118 palme colpite dal punteruolo rosso ed ereditate già morte dalla passata amministrazione comunale di centro-sinistra, la potatura di quelle ancora sane, abbiamo organizzato la raccolta differenziata dei rifiuti tra tutti i balneatori, a nord e sud, raccolta partita lo scorso primo giugno, eliminando anche i cassonetti verdi dai marciapiedi lato mare e monte, e abbiamo organizzato per tempo anche la raccolta specifica delle alghe, tanto che già alla prima infiorescenza non siamo stati colti di sorpresa.
Ma i cittadini e i nostri imprenditori del mare, che danno lavoro ad almeno 4mila persone, già la scorsa estate ci hanno chiesto un altro impegno: restituire il marciapiede, la ‘passeggiata’, ai pedoni, eliminando lo spettacolo molto poco etnico, e piuttosto disordinato delle decine e decine di bancarelle che lo scorso anno hanno letteralmente invaso il litorale, senza un criterio, senza una disciplina, bancarelle prive ovviamente di posteggi e che ogni sera si sistemavano alla meno peggio in ogni punto del marciapiede lato mare della riviera, magari anche con i generatori per l’alimentazione elettrica gettati tra le aiuole, mostrando poco rispetto anche per il patrimonio pubblico. Nell’estate 2009 abbiamo tentato di arginare il fenomeno attraverso controlli mirati, ma occorre ricordare che molte di quelle bancarelle, per una scelta operata dall’amministrazione uscente, erano state autorizzate con provvedimenti che era impensabile revocare a stagione già iniziata, ma proprio la scorsa estate ci ha convinti della necessità di individuare con largo anticipo una soluzione per ripristinare ordine e decoro sul nostro lungomare e, come dicevamo, per restituire il marciapiede ai pedoni. Due giorni fa tale volontà si è concretizzata in un’ordinanza chiara.In sostanza abbiamo inteso necessario precludere l’esercizio del commercio in forma itinerante lungo la riviera di Pescara, ossia in via della Riviera, dunque dal confine con Montesilvano, Largo Paolucci, piazza Primo Maggio, Largo Mediterraneo, lungomare Matteotti, il Ponte del Mare, lungomare Papa Giovanni XXIII, lungomare Cristoforo Colombo, piazza Le Laudi, viale Primo Vere sino al confine con Francavilla al Mare, aree in cui sarà permesso esclusivamente, in dieci postazioni ben identificate, solo l’esercizio della vendita di prodotti stagionali, ad esempio, i classici venditori di cocomeri, in possesso della regolare licenza.
Dunque a partire da domani non sarà più tollerata la presenza di venditori di borsette, t-shirt, braccialetti o cinte. Il provvedimento è già stato notificato alle organizzazioni di categoria degli ambulanti e da domani sera scatteranno i controlli severi, controlli che in realtà sono già partiti da due settimane. Infatti la Polizia municipale ha predisposto ben tre diverse squadre addette alle verifiche sugli ambulanti e su tutte le attività commerciali: al classico Nucleo commercio si è aggiunta una squadra guidata dal tenente colonnello Attilio Gallo, che si occupa in maniera specifica della prevenzione contro gli abusivi, dalle 20 alle 24, e poi una terza squadra, coordinata dal maggiore Danilo Palestini, una squadra di agenti in borghese che lo scorso fine settimana ha portato a termine una prima ondata di sequestri. E tali squadre saranno operative anche nei prossimi giorni, in modo serrato, per garantire il rispetto dell’ordinanza e la tolleranza zero. La nostra non è una battaglia contro una categoria di operatori, ma è la necessità di riportare ordine lungo il nostro litorale, dopo anni di abbandono e di indifferenza.
Ha aggiunto Cardelli :
l’amministrazione comunale ha dovuto far ricorso a un’ordinanza perché sino a oggi non esiste un Regolamento sul Commercio in aree pubbliche, e il provvedimento adottato è simile a quello già applicato da anni in altre città rivierasche dell’Adriatico e in Toscana in cui è completamente inibito il commercio itinerante. Quest’anno abbiamo deciso di autorizzare per tre mesi solo coloro che svolgono commercio itinerante di prodotti stagionali, individuati attraverso una ricognizione storica dei posteggi classici. Innanzitutto non abbiamo concesso alcuna postazione nell’area delle Naiadi-Lampara, dove spesso la presenza di autofurgonati ha causato disordini indipendenti dai locali circostanti. Otto le postazioni individuate sul litorale nord, ossia 3 nell’area del Demanio forestale, dunque sul marciapiede lato monte dell’ex Enaip, tra gli stabilimenti Barracuda e Marni; 2 tra via Cavour e via Solferino, sempre sul marciapiede lato monte; uno presso Largo Paolucci (l’unico storico a poter stazionare sul lato mare); uno in piazza primo Maggio (il venditore di granite che lascerà l’area dinanzi alla fontana Cascella per spostarsi tra i giardinetti), l’ottavo presso la curva della Madonnina; altri due saranno dislocati lungo la riviera sud, ossia il primo in via Primo Vere, storico commerciante di cocomeri da sempre localizzato al confine con Francavilla al Mare, il secondo nell’area dei parcheggi sottostanti il Ponte del Mare.
Non basta: l’amministrazione comunale, nel frattempo, ha già preparato il Piano di localizzazione dei posteggi decennali e il Piano dei Chioschi, due strumenti tesi a disciplinare il commercio ambulante itinerante, ed entro 90 giorni contatteremo i titolari delle licenze di commercio itinerante di tipo B e chiederemo loro di partecipare al bando per trasformare circa una cinquantina di licenze annuali in posteggi decennali. Inoltre abbiamo previsto due diverse tipologie per i chioschi, ossia quelli che potranno essere sistemati nel centro cittadino e quelli per le altre aree del territorio. Entro inizio autunno contiamo di aver riportato ordine nel commercio su aree pubbliche e subito scatterà la riqualificazione dei mercati rionali, a partire da quello di via Pepe. E intanto parte da domani anche il divieto del commercio ambulante tra gli ombrelloni, in spiaggia anche in questo caso la legge regionale ci consentiva di autorizzare almeno 20 ambulanti, ma la nostra amministrazione ha deciso di non rilasciare alcun permesso, e a far rispettare il divieto da domani saranno i vigili urbani in borghese che gireranno tra gli ombrelloni, direttamente sulla battigia, per l’operazione anti-borseggio.