PESCARA – Le trivelle sembrano voler portare un vero e proprio assedio al mare abruzzese, sempre più minacciato da scelte ottuse e lontane anni luce dall’ottica dello sviluppo sostenibile , dopo la concessione da parte del Governo Nazionale di nuove autorizzazioni alle multinazionali petrolifere per avviare ricerche di idrocarburi davanti le nostre coste.E’ necessario perciò neutralizzare la inquietante minaccia della deriva petrolifera, abbandonare un’economia inquinante e superata basata sugli idrocarburi .Per questo sabato 13 aprile,a partire dalle ore 15.30, a Pescara si terrà una manifestazione promossa dal Comitato No Petrolio per dire “no” alle trivellazioni petrolifere nel Mar Adriatico e “sì” all’Abruzzo sostenibile. Associazioni e movimenti impegnati da anni a combattere contro la trasformazione dell’Abruzzo in distretto minerario promuovono tale manifestazione regionale per salvaguardare l’ecosistema marino e invitano le organizzazioni ,le istituzioni e i cittadini ad una massiccia adesione all’iniziativa al fine di lanciare un messaggio verso il Governo nazionale. “Il mondo è quel disastro che vedete,non tanto per i guai combinati dai malfattori,ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare” ci direbbe Albert Einstein per spingerci a partecipare ,far sentire la propria voce,riaffermare la vocazione ambientale e turistica della nostra terra dove il mare abbraccia la montagna in un modo unico e armonioso,dove il ‘verde’ incontra il ‘blu’ senza soluzione di continuità.
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“Auspichiamo”, afferma Fabrizia Arduini, referente energia del Wwf Abruzzo, “che il Comitato Via esprima un netto parere contrario a questa iniziativa che non è altro che l’ennesimo tentativo di trasformare la nostra regione e il nostro mare in un vero e proprio distretto minerario per gli idrocarburi. Prospezioni di così larga scala preludono ad interventi quali quello di Ombrina. Riteniamo che il nostro futuro non debba essere nero petrolio ma blu come il nostro mare, grazie al turismo, alla qualità della vita e dell’ambiente e all’agricoltura di qualità”.
‘Deve essere una grande manifestazione di tutto l’Abruzzo – hanno detto gli organizzatori -. Quella degli idrocarburi e’ una strada sbagliata, che porta solo danni alla regione e che porta i soldi fuori, senza neppure generare lavoro e un indotto imponente dal punto di vista occupazionale. L’Abruzzo ha fatto un’altra scelta: i nostri politici concretizzino quanto detto con appositi atti politici e blocchino il progetto. Intanto, speriamo che questo Governo esca presto di scena’.
Il Presidente del WWF Abruzzo, Luciano Di Tizio, ha ricordato che la mobilitazione è scattata dopo l’approvazione del Progetto Ombrina Mare della Medoilgas anche se è la vera e propria deriva petrolifera contenuta nel documento Strategico di Energia Nazionale varato dal governo Monti a preoccupare associazioni, sindacati e movimenti. Nel documento varato peraltro da un governo dimissionario, ricorda l’esponente del WWF, sono contenute scelte che incideranno sul futuro economico ed ambientale della nostra regione almeno fino al 2020.
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