A Pescara la ‘Marcia della Legalità’

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PESCARA  – Si è svolta ieri a Pescara la Marcia della Legalità promossa dalla Questura di Pescara, con l’Associazione ‘Prossimità alle Istituzioni’ e che  ha visto protagoniste le Forze dell’Ordine con centinaia di bambini delle scuole elementari e medie del rione San Donato. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia rivolgendo il proprio saluto alle centinaia di studenti che hanno partecipato all’evento, con il questore Paolo Passamonti e con tanti campioni dello sport, tra cui il maratoneta Alberico Di Cecco,ha detto:
“La presenza odierna di tante Istituzioni cittadine, accanto a voi bambini, è il segno della rilevanza di una manifestazione che è stata dedicata interamente ai ragazzi, una manifestazione tesa alla difesa della legalità come strumento fondamentale per il contrasto al disagio giovanile, dunque la difesa delle regole, dei principi, dei valori che devono regolare il vivere quotidiano della nostra Comunità per garantire a tutti l’esercizio paritario dei propri diritti e, ovviamente, doveri. Quando il dottor Trozzi mi ha proposto, circa tre anni fa, di patrocinare e sostenere il progetto proposto dall’Associazione che presiedeva, ha trovato terreno fertile in un’amministrazione che per cinque anni ha investito in progetti per contrastare il fenomeno del disagio giovanile, promuovendo iniziative contro l’abuso di alcol e l’uso di sostanze stupefacenti, nelle scuole o nei luoghi d’incontro tra i giovani; iniziative sulla sicurezza stradale; iniziative culturali rivolte specificatamente ai più piccoli, portando gratis a teatro i nostri piccoli studenti per lasciar emergere l’amore per il palcoscenico. Alla proposta del dottor Trozzi ho dato il mio consenso immediato e la mia piena disponibilità, attraverso il Coordinatore delle Politiche giovanili, il consigliere Vincenzo D’Incecco, perché ben consapevole dunque di quanto fosse e sia tuttora importante sostenere la formazione didattica e civica delle giovani generazioni per costruire la classe dirigente del futuro. Una classe dirigente che sia onesta, rigorosa, e moralmente irreprensibile, che sono poi le tre qualità principali che ogni cittadino chiede al proprio amministratore, tre qualità che sono il mezzo, l’unico mezzo utile per garantire un rapporto di fiducia tra cittadino e pubblico amministratore. Ma tali principi vanno appresi da bambini, da ragazzi, partendo dalle piccole cose. Occorre insegnare ai nostri ragazzi, sin dalla più tenera età, a rispettare i propri familiari, i propri amici, i compagni di scuola, le Istituzioni. Occorre insegnare sin da bambini il senso e il valore dello Stato e il senso di appartenenza alla propria Patria. Occorre insegnare ai nostri ragazzi a far prevalere sempre la ragione sulla prepotenza, la capacità di dialogo rispetto al senso di rivalsa, il senso della mediazione rispetto al principio dell’imposizione. Occorre insegnare loro l’amore per la conoscenza, dunque per la scuola, per la cultura, perché solo la conoscenza ci rende liberi dai pericoli della criminalità. E occorre insegnare loro valori come la solidarietà, la fratellanza, il mutuo e reciproco soccorso. Tutto questo ritengo sia stato perfettamente rappresentato dal progetto ‘Io sto alle regole’ proposto dal dottor Trozzi, uomo dello Stato e delle Istituzioni che ha fatto della formazione delle giovani generazioni uno scopo di vita. E la sua iniziativa – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – ha voluto ed è riuscita a sensibilizzare i bambini, gli adolescenti, sui valori sani della legalità, attraverso il divertimento, attraverso la partecipazione di gruppo, facendo rete con gli altri Enti coinvolti, e facendo gioco di squadra con i ragazzi. Ovviamente il progetto è stato concentrato su una zona ‘calda’ della città, dove più facilmente era ipotizzabile trovare sacche di criticità, di disagio, rendendo dunque più necessaria e fondamentale la nostra presenza, forte, evidente, invadente per certi aspetti, proprio perché là dove c’è una qualunque forma di disagio è ancora più importante esserci per parlare di legalità e sicurezza, per dialogare, per instaurare un rapporto con chi abita, vive, studia, lavora in tali luoghi. E durante lo svolgimento di tali incontri laboratoriali i nostri ragazzi, in questo caso i bambini del rione San Donato, hanno avuto modo di incontrare alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine, ma anche personalità dello sport, hanno avuto modo di raccontare attraverso disegni, temi, composizioni, il proprio concetto delle ‘regole’, aprendo momenti importanti di riflessione con adulti che nella vita hanno scelto di stare dalla parte della legalità, hanno scelto di rispettare le regole, a volte con sacrificio, sempre faticando per raggiungere l’obiettivo, ma comunque scegliendo di stare dalla parte del bene”.

Subito dopo i bambini hanno assistito a delle esibizioni dei campioni dello sport.

 

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