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A Pescara una bicicletta sposta un auto!

da Annarita Ferri

L’ amministrazione comunale incentiva l’utilizzo delle bici in città

PESCARA – A Pescara si fa strada una nuova cultura della bicicletta? E’ la domanda che si pone l’associazione Pescarabici soddisfatta della nuova politica dell’amministrazione pescarese a riguardo del maggior uso delle bici in città.

L’ amministrazione comunale infatti, ha deciso di valorizzare il sistema di trasporto urbano basato sulla bici, comprendendo la realizzazione di percorsi e di reti ciclabili, il coordinamento tra uffici e soggetti interessati sul territorio, l’implementazione dei servizi complementari, la creazione di ciclo posteggi e l’integrazione con altri sistemi di trasporto. In tal senso sono fondamentali quindi, gli accordi stretti con la Gtm e con Pescara Parcheggi.

Ulteriore motivo di soddisfazione è la notizia che nel Piano triennale dei lavori pubblici, recentemente approvato dalla Giunta comunale, sono previsti fondi per la realizzazione di infrastrutture di raccordo della viabilità ciclistica esistente.

L’ associazione Pescarabici  apprezza molto l’iniziativa intrapresa dal Comune; infatti la recente candidatura comunale, con il sostegno della GTM, al bando ministeriale bike sharing, la ricerca di sponsor per l’acquisto delle rastrelliere e la consolidata appartenenza al progetto costiero Salinas, segnalano una chiara attenzione al tema della mobilità ciclistica urbana, tra l’altro confermata da più di un assessore in occasione del recente Festival della Mobilità Urbana (MUB).

Durante gli incontri pubblici che si sono svolti in quest’ambito, infatti, tutti i rappresentanti istituzionali hanno sostenuto che la cultura della mobilità è cambiata e  che la bicicletta è ormai diventata un mezzo di trasporto e non di svago, e che “la domanda di mobilità ciclistica è più che matura”, anche se, aggiungiamo noi, in numerose occasioni ancora inespressa, soprattutto per ragioni di incolumità fisica e quindi di sicurezza.

hanno affermato i soci dell’associazione

Le statistiche infatti parlano chiaro: secondo una recente inchiesta dell’Associazione amici e sostenitori della polizia stradale (Asaps), nell’anno 2007 nel nostro Paese si sono verificati 15.713 incidenti che hanno visto coinvolte biciclette, per un drammatico bilancio di 352 ciclisti morti,praticamente uno al giorno e di 14.535 feriti che corrisponderebbero circa 40 al giorno.

Come Pescarabici vogliamo credere e sperare che tutto proceda per il meglio.Anche noi siamo consapevoli della consistente domanda di mobilità ciclistica e vorremmo ulteriormente sostenerla, soprattutto perchè la città è ancora attanagliata dalla morsa del traffico automobilistico.

Proprio per questo crediamo che l’uso quotidiano della bicicletta possa rappresentare una svolta di prim’ordine nella pianificazione della mobilità urbana. Basti pensare al fatto che chi va in bicicletta non va in auto. Tradotto, una bicicletta sposta un’auto! Se ad usare la bicicletta fossero migliaia di persone, migliaia di macchine verrebbero meno, con tutto quello che un simile scenario significa in termini di necessità di parcheggi, di inquinamento, di traffico, di trasporto pubblico, di salute, di ansie, di incidenti, ecc.

hanno continuato i soci di Pescarabici.

Ma questa proiezione secondo l’associazione, deve essere soprattutto assecondata con una politica chiaramente orientata a sostenere e facilitare lo spostamento con la bicicletta, in condizioni di sicurezza.Non basta esortare la cittadinanza a muoversi di più in bicicletta se non si fa seguire a questa sollecitazione la disponibilità di un territorio fisico idoneo, che va dalle strade dotate di piste ciclabili alle zone con forte moderazione del traffico .

E le piste ciclabili devono essere a norma, come “normale” dovrebbe essere anche l’esistenza di un “Piano della mobilità ciclistica” da redigersi, in quanto Piano di settore, contestualmente alla stesura del Piano urbano del traffico (PUT)

hanno continuato ad affermare i soci dell’associazione e concluso:

Ci aspettiamo allora che i nostri amministratori si facciano carico anche di questi adempimenti. Da parte nostra non mancheremo di proporre interventi che da subito potrebbero sensibilmente migliorare la vita dei ciclisti in città.

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