A Pescara si ride con “Romeo e Giulietta”

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Lo spettacolo teatrale, oggi, in scena  al teatro Sant’Andrea.La serata di divertimento, organizzata dall’associazione Willclown onlus,sarà all’insegna della raccolta fondi, della comicità e dello scambio

PESCARA – Oggi,sabato 9 maggio 2015 alle ore 21, presso il teatro Sant’Andrea di Pescara, andrà in scena lo spettacolo teatrale comico “ROMEO GIULIETTA”, per la regia e con l’interpretazione di Franco Spadaro, attore regista e produttore. Gli spettatori saranno coinvolti come protagonisti della scena: attori, insomma, di una rappresentazione che da tragica si riscopre comica.
L’evento è organizzato dall’associazione di volontariato Willclown Pescara Onlus, con il contributo e il sostegno della COOP Adriatica e del Centro Servizi Volontariato di Pescara.
Sarà una serata, all’insegna del divertimento, della raccolta fondi, della comicità e dello scambio, perché, come spiegano gli organizzatori, “ridere è una cosa seria!”. La serata è destinata infatti a raccogliere fondi per riacquistare il CLOWNBUS che è stato rubato all’associazione WillClown più di un anno fa e di cui l’associazione vorrebbe dotarsi il prima possibile, per poter tornare a portare sorrisi.
Oltre a trascorrere una serata divertente, per chi lo volesse, ci sarà anche la possibilità di conoscere meglio le attività che l’associazione svolge da quasi 10 anni, a beneficio delle persone sofferenti a Pescara e provincia, nei reparti di pediatria e di trapianti del midollo osseo dell’ospedale civile di Pescara, nel centro anziani della Casa Nazareth, con i disabili dell’istituto San Orione e nelle case famiglia. “Vi aspettiamo a teatro un po’ prima dello spettacolo, alle 19,30 per un momento speciale che abbiamo chiamato STAPPA UN SORRISO: un aperitivo divertente da prendere insieme (in cambio di un’ offerta), per scambiare quattro chiacchiere e otto risate assieme a noi di Willclown”, fanno sapere dall’associazione.

Ma cos’è WillClown Pescara? Un’associazione di volontariato, una onlus operante dal 2006 in diversi ambiti di sofferenza e di malattia. Si ispira alla filosofia di Patch Adams, inventore della Clownterapia nel mondo; crede fortemente al concetto che non si cura la malattia, ma la persona ed è con questo spirito che si approccia a coloro che incontra, donando sorrisi, momenti di allegria e note di colore alle fasi scure e tristi che la vita a volte riserva, offrendo un naso rosso e una mano, per condividere un pezzo di strada insieme, sempre con la delicatezza e il rispetto dell’altro che caratterizzano i volontari.

Oggi l’associazione conta circa un centinaio di clowndottori, preparati con il metodo formativo Willclown, un corso che dura circa un anno, perché per fare del bene bisogna farlo bene…
I volontari operano gratuitamente e ricevono in cambio l’affetto e il sorriso delle persone che incontrano lungo il loro cammino, con la speranza di diventare sempre di più.

Per info e prenotazioni spettacolo teatrale  contattare il numero 392 0360534

SCHEDA ARTISTICA DELLO SPETTACOLO
Franco Spadaro, attore regista e produttore, esperto di tecnica teatrale, si è formato con Marco Paolini, il Teatro dell’Oppresso, Gary Brackett del Living Theatre, Henry Mbugua Aeneah Amin Ochaka e il gruppo Super Mambo sull’espressione circense. Ha portato in scena testi di Ray Cooney (“Se devi dire una bugia dilla grossa”), spettacoli per ragazzi, testi comici (“Tutti Esauriti” da Rumori fuori scena” di Michael Frayn), “’700 Barese”, una fedele traduzione delle Baruffe Chiozzotte di C. Goldoni (oltre 647 repliche). Ha realizzato una Star trash Sit Com televisiva per TeleNorba (“Vicini di Casa”).
“Romeo Giulietta” è una rielaborazione della celebre commedia shakespeariana. Per mettere bene in scena un’opera di Shakespeare – scriveva Jan Kott, uno dei suoi più autorevoli studiosi – occorre necessariamente tradirlo. “Noi lo abbiamo tradito con il massimo rispetto”, dichiara Spadaro.
Gli attori rendono protagonisti gli spettatori, facendo loro interpretare la vicenda, ora nei panni di Benvolio, ora in quelli di Mercuzio, del rude Tebaldo, della madre di Giulietta e nei panni di Frate Lorenzo. Gli attori dialogano, scherzano e combattono tra loro in una sorta di lezione aperta, smussando gli aspetti tragici senza perdere però spessore negli spunti di riflessione. Anche gli aspetti lirici dello sfortunato e grande amore tra i due giovani vengono teneramente esaltati e resi percepibili appieno. Perché Romeo e Giulietta non è solo una storia d’amore: è piuttosto un urlo contro le guerre, gli odi, le intolleranze e i pregiudizi; ed è un’occasione per avviare un dibattito su quanto accade intorno a noi, passando attraverso la percezione del sé con il linguaggio del corpo.
La tragedia di Shakespeare è stata più volte “tradita”. Qualcuno ha sostituito la rivalità tra Montecchi e Capuleti con quella tra ebrei e palestinesi, tra cristiani e musulmani o tra appartenenti a gruppi etnici e culture diverse. In questa trasposizione sempre prevale il valore di fondo dell’opera: la condanna della ferocia e dell’assurdità degli antagonismi e l’invito a sfrondarli fino alle radici.
Lo spettacolo invita a riconoscere la matrice dell’intolleranza. Colpisce il cuore e la mente, la sensibilità e l’intelligenza del pubblico attraverso abili “tradimenti”, portatori di un unico messaggio di condanna all’odio e alla violenza.

 

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