Oggi, giovedì 20 agosto, dalle 21, Poeti del Novecento: serata di poesia, musica e arte al centro Agathé di Pineto a cura di Anna Dell’Agata e Marzio Maria Cimini con l’accompagnamento musicale de “Li Lope de la Majelle”
PINETO (TE) – Una serata di poesia, musica e arte nel giardino del Centro Agathé, il villino sul mare di via F.P. Tosti, 3 che il matematico, poeta e pittore Mario Dell’Agata costruì nel 1971 e che sua figlia Anna, storica dell’arte e artista ella stessa, nipote di quel Giuseppe Dell’Agata allievo e amico di Teofilo Patini, ha trasformato in una casa-museo nel corso di vent’anni di grandi e certosini lavori.
Per la chiusura dei caffè letterari itineranti dell’estate pinetese, iniziati da Erri De Luca nel giugno scorso, è stato allestito dai curatori Anna Dell’Agata e Marzio Maria Cimini un programma esplorativo attraverso tre voci importanti del Novecento abruzzese e internazionale: quelle di Ante Zemljar (1922-2004), Mario Dell’Agata (1907-1997) e Romolo Liberale (1922-2013). Poeti abruzzesi, e talvolta anche in vernacolo d’Abruzzo, gli ultimi due, poeta croato, tradotto in italiano e amico di Erri De Luca, il primo, arrivato a Pineto proprio sulla scorta dell’arte dei Dell’Agata.
Accanto alle poesie scelte dei tre poeti, lette e interpretate dai curatori, ci saranno le musiche della tradizione abruzzese di Sebastian Giovannucci e Marcello Sacerdote, “Li Lope de la Majelle”, giovani musici che da alcuni anni portano le canzoni popolari, più o meno note, in giro per l’Abruzzo, in un percorso di ricerca e di riscoperta che fa eco perfetta alle poesie di Mario Dell’Agata, autore nel 1979 del volume di poesie in dialetto pennese “Pecure e pasture”, e di Romolo Liberale, il grande cantore della Marsica proletaria e antilatifondista. Al loro impegno politico e culturale fa eco Ante Zemljar, patriota e partigiano, primo a denunciare gli orrori dell’olocausto già nel 1941.
Una serata, dunque, alla scoperta di tre voci importanti del Novecento, cui farà da contraltare la visita guidata conclusiva dell’evento alla scoperta di tre importanti artisti di una stessa “dinastia” abruzzese: Giuseppe, Mario e Anna Dell’Agata, un percorso culturale di ricerca che attraversa tutto il Secolo Breve, un esempio unico nel suo genere della nostra regione.