L’AQUILA – Domenica 15 novembre, alle ore 20,30, nel centro polifunzionale di Santa Rufina, si è svolta la prima assemblea pubblica del consiglio territoriale di Roio presieduta dal presidente Giovanni Sfarra. Accantonati, almeno per il momento, gli argomenti che trattano problemi complessi inerenti alla ricostruzione e ai progetti di recupero delle strutture sociali, si è voluto porre l’attenzione sulla richiesta di un maggior controllo del territorio che nel periodo postsismico ha visto accrescere numericamente la popolazione insediatasi soprattutto nei map e nei progetti case. Sul tavolo delle tematiche si è posto il problema della cura dell’area cimiteriale nonché della manutenzione della strada che collega le quattro frazioni, che in alcuni punti risulta essere sconnessa e priva di protezione. Anche le vie di accesso e di uscita che portano alle case “border line”, situate oltre la cortina dei centri storici dei paesi, richiedono una maggiore cura. Si è parlato anche della possibilità di poter mettere dei dissuasori di velocità, almeno sul tratto stradale che lambisce la scuola ubicata in località la Cona, a Poggio di Roio, per evitare di esporre i bambini e i cittadini a inutili pericoli. Tra i presenti, è intervenuto il rappresentante comunale Stefano Palumbo il quale ha parlato delle difficoltà che sorgono nella soluzione delle problematiche più complesse emerse nel corso della discussione, poiché a esse si frappongono ostacoli di carattere economico e burocratico, altre, invece, sono senz’altro di più celere soluzione e per le quali il consigliere cercherà di adoperarsi per quanto rientri nell’ambito delle sue competenze. E’ intervenuto anche il presidente della pro loco Giuliani Equizi che ha chiesto un maggior coinvolgimento della popolazione nelle attività dell’associazione spesso coadiuvate dal gruppo alpini di Roio. Di carne a cuocere ce n’è tanta. Intanto è bene iniziare dalle cose più semplici, ma non per questo meno importanti. Non dimentichiamo però che gli obiettivi da raggiungere, per creare sviluppo, socialità e occupazione, sono anche altri e vanno comunque perseguiti, pungolando e consigliando l’amministrazione comunale ad agire nel migliore dei modi e nell’interesse della comunità. I prossimi incontri, che pare abbiano cadenza mensile, potremmo definirli itineranti, poiché avranno luogo, a turno, in ogni paese dell’altopiano. Sarà comunque difficile riunirsi a Roio Piano e a Colle poiché queste due frazioni sono al momento prive di strutture polivalenti. In verità, quella presente a Roio Piano, di proprietà della Caritas, dopo le fuorvianti inaugurazioni del 2012 e 2013, versa in un miserevole e ingiustificabile stato di abbandono!
(a cura di Fulgenzio Ciccozzi)