Domani presso il villaggio rurale delle Pagliare Sista Bramini, moderno aedo del teatro contemporaneo, presenta in prima nazionale una trilogia di miti sul tema della rinascita
L’AQUILA – Entra nel vivo la XV Edizione del Festival Internazionale di musica Pietre che cantano,Musica e arte nei borghi storici aquilani,( 6 agosto/ 23 agosto 2014) con un appuntamento con il teatro contemporaneo di grande suggestione.Lunedì 11 agosto, dalle 16 alle 19, a Tione degli Abruzzi, nello scenario arcaico del villaggio rurale in alta quota Le Pagliare, va in scena lo spettacolo Tempeste,- Trilogia della rinascita, scritto e narrato dalla drammaturga e regista romana Sista Bramini. La Bramini, moderna reincarnazione dell’aedo della antichità classica, conduce da anni , con il suo Teatro Natura, una sistematica ricerca sul rapporto tra natura e mito. Scena dei suoi spettacoli è la natura stessa, i cui elementi fa vibrare riportando in vita i miti fondanti della nostra cultura classica.
Lo spettacolo, che inaugura la sezione della XV Edizione del Festival dedicata al teatro contemporaneo, curata dal direttore artistico Luisa Prayer insieme a Maria Grazia Tolomeo, si articola in tre distinti momenti, inscenati in tre diversi punti del villaggio de Le Pagliare, da cui si godono le meravigliose prospettive che offre la vista del Sirente: il pubblico seguirà la Bramini nella narrazione di tre miti “Luce su Luce. Apparizione dell’ulivo”, “Il dono di Dioniso. Nascita del vino”, “Deucalione e Pirra”, in cui ogni volta, da una catastrofe, la vita rinasce sotto nuova forma. La dimensione arcaica del racconto risuonerà nei canti della tradizione mediterranea scelti ed interpretati da Camilla dell’Agnola e Valentina Turrini, che faranno da contrappunto alla voce narrante della Bramini.
Come arrivare alle Pagliare
In automobile: dalle ore 14 il Comune ha stabilito un senso unico di marcia da Tione degli Abruzzi verso Le pagliare / Chiesa della Trinità /discesa verso Goriano Valli. Tratti di strada sterrata e pendenze fino al 22%.
Un servizio navetta sarà a disposizione del pubblico con partenza alle 14:30 e alle 15.20, da Goriano Valli, frazione di Tione degli Abruzzi. Corse di ritorno a Goriano Valli al termine dello spettacolo (tra le 19 e le 20). Si prega di prenotare: info@pietrechecantano.it – 3896585346
Escursione a piedi da Tione a Le Pagliare – tempo di percorrenza ca. 1h 30
È possibile raggiungere le Pagliare anche dal versante di Rocca di Mezzo – Terranera, con escursione a piedi (tempo di percorrenza ca. 2 h 30) o a cavallo (ippovia). Per informazioni su questa possibilità contattare F:I:S:E: Del Treste: 3356106014 – 392.4226477
Prossimo appuntamento
Il 14 agosto, alle 21, a Rocca di Mezzo, nello spazio polivalente del Palazzetto Sebastiani, il secondo appuntamento con il teatro, protagonista Marco Baliani, uno dei maggiori attori e drammaturghi del teatro italiano contemporaneo.
Il programma, realizzato in collaborazione con il Centro studi “La permanenza del classico” dell’Università di Bologna, ripropone in esclusiva “Il canto dei profughi – Italia fugiens”, presentato qest’anno da Baliani nel ciclo di letture dei classici del maggio bolognese.
Baliani rileggerà passi da l’Eneide di Virgilio, con un suo commento che guarda al presente con stringente consequenzialità.
Baliani presenta così la sua rilettura dell’Eneide: “L’ Eneide , come tutte le grandi opere dell’ingegno umano, racchiude segreti e visioni che possono essere riscoperti con stupore, restando colpiti per la loro spietata attualità. A guidare la lettura e le digressioni narrative che ne emergono, è la quotidiana attuale catastrofe dei profughi che sbarcano sui nostri lidi, le loro peregrinazioni, l’approdo, o invece spesso la morte, l’ accoglienza che li salva o che li rifiuta. Questa umanità disperata, ridotta a bollettino giornaliero che registra numeri – quelli dei dispersi o quelli di coloro che sono riusciti a toccare il lembo di terra agognato, trova nei versi di Virgilio un antico lancinante riscontro. E permette, attraverso le parole della poesi, di sentire le altrui disgrazie come parte della nostra storia, e, in parte, di comprenderle”.
Lo spettacolo sarà preceduto, alle 18, da un incontro con il professor Federico Condello, coordinatore scientifico del centro studi di Bologna, sul tema della riscrittura del mito di Elettra, da Sofocle a Hoffmanstahl, dal titolo “Non so dimenticare. Elettra e altri”. La conferenza sarà arricchita dall’esecuzione di alcuni Lieder di Schubert su temi mitologici, con il giovane baritono bolognese Giacomo Serra, vincitore della selezione per lo spettacolo “I due Orfei”, che ha aperto il festival a luglio. Al pianoforte LuisaPrayer.