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Abbattimento del “Ferro di cavallo” a Rancitelli, la replica del Comune

da Redazione

comune di pescara

Fiorilli: “É molto grave che per pura strumentalizzazione politica si continuino a diffondere notizie false. Le scelte sono e saranno trasparenti e condivise”

PESCARA – Smentendo alcune notizie diffuse dal consigliere regionale del Pd Blasioli e riportate in giornata da alcuni organi di informazione, l’amministrazione comunale di Pescara, rappresentata dall’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Isabella Del Trecco, ha inteso specificare i termini dell’intervento di riqualificazione urbana della zona ovest di Pescara, con particolare riferimento al programmato abbattimento del palazzaccio del “Ferro di Cavallo” in via Tavo. Secondo il componente dell’esecutivo Masci, non è assolutamente vero, “basterebbe leggere le leggi e i decreti attuativi riferiti agli incentivi Eco e Sisma-bonus per comprenderlo”, “che vi è l’obbligo di ricostruire lo stesso numero di appartamenti dei quali si procede alla demolizione (171 nel caso del Ferro di Cavallo ndr). Chi afferma questo è impreparato e non si è preso nemmeno la briga di leggersi le norme sugli incentivi all’efficientamento energetico e all’adeguamento sismico”.

Ha fatto da eco all’assessore il consigliere comunale di Amare Pescara, Berardino Fiorilli: “É molto grave che per pura strumentalizzazione politica si continuino a diffondere notizie false. Le scelte sono e saranno trasparenti e condivise, certamente legittime, come emerso in tutti gli incontri di approfondimento fin qui svolti con i vertici politici e tecnici della Regione e del Comune. Credo sia dovere di un rappresentante del popolo che occupa un scranno in Consiglio regionale – ha detto Fiorilli – documentarsi sui contenuti delle norme che prevedono incentivi fino al 110%. Non è vero che le leggi relative all’Eco e Sisma Bonus prevedono di ricostruire lo stesso numero di alloggi Ater e nello stesso sito. Al contrario, è possibile riedificarne una percentuale inferiore e, ancorpiù, delocalizzarne una parte. Abbiamo ben chiare quali siano le necessità di abitazioni sul nostro territorio, non abbiamo quindi alcuna volontà di negare il diritto alla casa. Invito per il futuro il consigliere Blasioli ad accendere l’altoparlante solo dopo essersi documentato. Nell’interesse della cittadinanza e per onestà intellettuale”.

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