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Era abruzzese Emidio Pasqualucci, morì coraggiosamente nella “Guerra del Vietnam”

da Redazione

Era nato nella frazione di Casentino, comune di Sant’Eusanio Forconese (AQ), il 7 maggio del 1950

emidio pasqualucciSANT’EUSANIO FORCONESE (AQ) – Emidio Pasqualucci nacque nella frazione di Casentino, oggi comune di Sant’Eusanio Forconese (AQ) (all’epoca probabilmente comune di S. Demetrio nè Vestini) , il 7 maggio del 1950 da Vincenzo (n. 1921) e Pasquina Serafini (n. 1922).

Negli anni ’50 la famiglia Pasqualucci decise di emigrare per gli Stati Uniti. Qui ad Annapolis, contea di Anne Arundel, nello stato del Maryland papà Vincenzo aprì, aveva imparato il mestiere in Abruzzo, un salone da barbiere: il “Vince’s Barber Shop”. La sua bravura e la sua simpatia gli consentirono un assai dignitosa vita.

Oltre a Emidio la famiglia era composta da altri fratelli e sorelle. Il giovane Emidio iniziò sin da piccola a frequentare, aiutando il padre, la barberia. Quello sarebbe dovuto essere il suo mestiere. Ma arrivò, purtroppo, la chiamata dei “Marine Corps” e con lei l’ordine di partire per la “Guerra del Vietnam”.

Prima però, il giovane abruzzese, volle sposare Sandra la sua amata ragazza. Arrivò in Vietnam il 24 maggio 1969 dove venne inquadrato, come “mitragliere”, con la “ 1° Divisione Marine – 3° Battaglione – 1° Compagnia”.

Fu immediatamente inviato nei luoghi più “caldi” del conflitto. Si mostrò, da subito, coraggioso ed ardito. Erano trascorsi pochissimi giorni dal suo arrivo quando si offrì, volontario, per una rischiosa azione. Era il 10 giugno del 1969 e nella provincia di Quang Nam, regione di Nam Trung Bo, si stava combattendo una violentissima battaglia. Durante gli scontri emerse ancora una volta la tempra, coraggiosa, del giovane. Poi la tragedia. Durante l’attacco alle truppe nemiche Emidio venne colpito da numerose raffiche di mitragliatrice dei VietCong. Cadde a terra martoriato e morì subito dopo.

Al giovane soldato abruzzese andarono numerosi riconoscimenti: la “National Defense Service Medal”, la “Purple Heart”, la “Vietnam Campaign Medal” e la “Vietnam Service Medal”. Moriva così, a soli 19 anni, Emidio Pasqualucci partito per rincorrere il “sogno americano” e , come recita il testo di una canzone cantata da Morandi, “adesso è morto nel Vietnam” .

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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