Dal 12 al 15 settembre la 7ª edizione della mostra mercato promossa dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori
TERAMO – “Dalla terra ferita rinasce la Vita” è lo slogan della settima Festa nazionale dell’agricoltura, promossa dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, che si terrà tra l’Aquila e Teramo dal 12 al 15 settembre. Si tratta di una imponente mostra mercato delle eccellenze enogastronomiche d’Italia che caratterizzerà tutto il centro storico di Teramo, estendendosi su una superficie di oltre 65 mila metri quadri, impegnati da stand, palchi e tensostrutture, ma che aprirà a L’Aquila giovedì 12 settembre alle ore 10,30 a San Giuseppe dei Minimi, con una conferenza e un convegno di presentazione del dossier inedito Cia-Censis “L’economia nelle aree colpite dai terremoti”. Lo rende noto la stessa Cia in un comunicato.Numerosi eventi collaterali impreziosiranno la manifestazione che punta ad essere la vetrina delle oltre 10.000 specialità alimentari “made in Italy”: dalla sfilata dei trattori storici agli artisti di strada, dalle rappresentazioni della tradizione ai cori e balli folkloristici fino alla musica medievale, passando per il teatro dialettale. E ancora, seminari e dibatti sulle opportunità e le problematiche del settore, e poi laboratori e degustazioni guidate e lezioni di orientamento sulle scelte di acquisti alimentari consapevoli, con “La Spesa in campagna”. Didattica e giochi “rurali” per i più piccoli con specifiche aree dedicate. C’è spazio anche per la ristorazione e il “food street” .Sono previste le visite e gli interventi alla Festa di esponenti del governo, della politica, dell’imprenditoria e delle istituzioni. La Festa nazionale dell’agricoltura vuol essere un grande momento aggregativo e la scelta dell’Abruzzo come sede attribuisce all’iniziativa una particolare valenza sociale. Con questa grande manifestazione, l’agricoltura italiana vuole accendere i riflettori proprio su quei territori così fortemente colpiti dal sisma del 2009. Un modo per “toccare con mano” l’attuale situazione, ribadendo la centralità dell’economia agricola e alimentare per la ricostruzione di un Paese migliore. Previsti dagli organizzatori, nelle quattro giornate di apertura, oltre 600 mila visitatori.