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Abruzzo, botta e risposta tra Lega e PD su decreto “Cura Italia”

da Redazione

coronavirusL’AQUILA – Il Segretario Regionale, On.le Luigi D’Eramo e il  Coordinatore Regionale Enti Locali della Lega Gianfranco Giuliante hanno inviato la seguente  lettera aperta su emergenza Coronavirus al  Presidente della giunta regionale abruzzese,agli Assessori e  ai  Consiglieri regionali della regione Abruzzo e a tutti i Sindaci d’Abruzzo.

All’esito di un primo sommario esame del decreto “Cura Italia”, pubblicato in data odierna in Gazzetta Ufficiale, il dipartimento Enti Locali della Lega Abruzzo esprime viva preoccupazione per la pressoché totale indifferenza del Governo nei confronti delle difficoltà che i Comuni sono e saranno chiamati ad affrontare a causa dell’emergenza Covid-19 e chiede al Presidente della Regione Abruzzo ed a tutti i consiglieri e assessori regionali di farsi carico, mediante l’adozione di provvedimenti concreti ed urgenti, di scongiurare il pericolo che molte amministrazioni comunali aggravino in maniera irreversibile la loro situazione finanziaria e non siano in grado di assicurare i servizi essenziali.
Difatti, a fronte di una serie di oneri aggiuntivi che gravano sul bilancio degli enti locali (acquisto strumenti di smart working, premio presenza marzo, compensi per servizi sociali e dell’infanzia non resi, solo per citarne alcuni), a benefico dei comuni è previsto il solo differimento della quota capitale dei ratei di mutui in scadenza nel 2020.
Tuttavia, tale disposizione, è limitata ai soli mutui trasferiti al MEF con il D.L. 269/2003 e non a quelli in carico a CDP, rendendo di fatto più che marginale, per la maggior parte dei comuni abruzzesi, il pur temporaneo beneficio.
Pertanto, premesso che alla eventuale individuazione da parte della regione di “zona rossa” per alcuni comuni abruzzesi, deve fare seguito la previsione di interventi straordinari analoghi a quelli contenuti nelle disposizioni statali, appare necessario che la Regione Abruzzo, in virtù del principio di sussidiarietà verticale,previsto dall’art. 118 della Costituzione, intervenga, attingendo risorse anche dalla rimodulazione straordinaria delle economie e dalla maggiore disponibilità finanziaria generata dalla moratoria sulla rata dei mutui 2020, con misure concrete a beneficio di tutti i comuni abruzzesi, tra le quali si propongono:
1)- fondo per pagamento lavoro straordinario personale dipendente, poiché, atteso l’obbligo di ridurre al massimo la presenza nei comuni in costanza di retribuzione per gli assenti, si deve necessariamente far lavorare di più i dipendenti adibiti ai servizi essenziali (non la sola Polizia Municipale come indicato nel decreto con dotazione finanziaria palesemente insufficiente);
2)- fondo da trasferire in via preventiva in base al numero di abitanti, vincolato ad interventi straordinari di assistenza e sostegno alla popolazione debole (giovani e anziani), anche al fine di contemperare i disequilibri finanziari derivanti dal mancato gettito di rette per scuolabus, mense, asili nido, impianti sportivi, centri di aggregazione per anziani ecc.;
3)- Aumento fino al 60%, in deroga alle convenzioni in essere, come avvenuto l’estate scorsa per le province, della quota di anticipazioni a favore dei comuni soggetti attuatori di interventi co-finanziati dalla regione, al fine di dare sostegno alle imprese impegnate sui cantieri della regione ed evitare ulteriore crisi di liquidità ai comuni;
4)- Sostegno finanziario, mediante trasferimenti temporanei ai comuni che ne fanno richiesta, finalizzato al pagamento della quota capitale dei mutui non ricompresi nel differimento della rata 2020 previsto nel decreto del governo, da restituirsi alla regione all’esito del pagamento dell’ultima rata, con interessi al tasso fisso medio vigente;
5)- Acquisto centralizzato da parte della regione o trasferimento di fondi vincolati per consentire ai comuni di dotarsi di idonei e sufficienti strumenti per l’implementazione del lavoro agile o smart working;
6)- rimborso ai comuni di tutte le spese sostenute in via d’urgenza in relazione alla gestione dell’emergenza epidemiologica.

Replica di Marinelli (PD Abruzzo): “Da Lega polemiche inutili, occorre concentrarsi su quello che si può fare. Il PD pronto a collaborare”

“Stupisce che in un momento difficilissimo per la nostra Regione e per tutto il Paese, alle prese con un’emergenza sanitaria di proporzioni drammatiche, il segretario regionale e il coordinatore degli enti locali della Lega non perdano occasione per polemizzare con il Governo”: lo dichiara Daniele Marinelli, responsabile economia e lavoro del Partito Democratico abruzzese.

Marinelli spiega: “Il decreto ‘Cura Italia’ è il frutto di un poderoso sforzo, in termini di misure e di risorse economiche, per aiutare il Paese a fronteggiare una crisi sanitaria che porta con sé conseguenze pesantissime per la nostra economia, per le famiglie e per le imprese. Si tratta di un primo passo significativo, cui presto seguiranno nuove misure di sostegno, perché nessuno sia lasciato solo. In questo quadro, che deve vedere l’impegno di tutti i livelli istituzionali per reggere l’urto di questa sfida di enorme portata, le forze che governano la Regione farebbero bene ad occuparsi di quello che in Abruzzo si può fare, in termini di provvedimenti e risorse economiche, per rafforzare i provvedimenti dell’esecutivo. Le parti sociali hanno rivolto un invito accorato perché si assumano subito misure di sostegno all’economia abruzzese, auspicando atti urgenti e significativi da parte della Giunta regionale e la creazione di una cabina di regia pronta a gestire l’emergenza economica. In questa direzione, sulla scia dell’appello delle forze sociali e produttive, Il Partito Democratico è pronto a dare una mano, in uno spirito di piena e leale condivisione istituzionale, per offrire agli abruzzesi risposte unitarie in un momento di grave emergenza come quello che stiamo affrontando”.

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