PESCARA – Il capogruppo di Forza I
In tale occasione Sospiri cercherà di far emergere la verità in particolare sullo smantellamento del ‘San Massimo’ di Penne ed invita in massa tutti i cittadini che risiedono in quelle aree disagiate ,che per primi saranno duramente colpiti dalla distruzione della rete assistenziale-sanitaria, a partecipare a tale Consiglio.
“Ai funerali ci si veste in modo elegante – ha ironizzato il Capogruppo Sospiri – e infatti all’incontro con il Ministro Lorenzin, che con il suo decreto legge ha consentito la distruzione dell’ospedale di Penne, dando il via libera alla chiusura di interi reparti e del Pronto soccorso, tutti i presenti erano vestiti in modo elegante, ma tutto qui.
Mancava un’interlocuzione vera, perché tutti sappiamo che la decisione di smantellare il ‘San Massimo’ fa capo alla Regione che ha applicato alla lettera il Decreto Lorenzin senza il benché minimo tentativo di reazione o di opposizione, fondata su solide ragioni. Sono due anni che denunciamo il tentativo di ghigliottinare il nostro sistema sanitario; sono due anni che denunciamo un Piano sanitario che avrebbe asfaltato la nostra rete di assistenza, e oggi cominciamo a vederne i frutti.
Oggi chi viene colpito da una patologia grave nel territorio vestino-Penne e nelle aree interne, rischia seriamente la vita per assenza di assistenza; chi viene colpito da un infarto o un ictus deve per forza essere trasferito a Pescara o dove c’è posto, privato del diritto di essere assistito a due passi da casa, e deve pregare e sperare di arrivare vivo, in ambulanza, negli ospedali abilitati ai casi gravi, una follia pura.
Se veramente il Governatore D’Alfonso o l’assessore Paolucci avessero voluto difendere gli ospedali di Penne o anche Popoli, avevano tutti gli strumenti e le carte per farlo, e parliamo di una giustificazione territoriale che altrove è stata applicata e rispettata, e soprattutto avrebbero semplicemente potuto rappresentare con autorevolezza tali ragioni sui tavoli romani, dimostrando con i fatti che l’ospedale di Penne non poteva essere privato del Pronto soccorso o del punto nascita o delle emergenze.
Se avessero voluto, avrebbero potuto chiedere e ottenere una deroga, ma, appunto, non hanno voluto, rispondendo a logiche romane che stanno devastando il nostro territorio. Noi lo sappiamo e mercoledì 20 luglio lo racconteremo e dimostreremo ai cittadini, carte alla mano, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale, un’operazione verità – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – che ci consentirà di smascherare bugie, fandonie, una seduta in cui inchioderemo l’esecutivo regionale alle proprie responsabilità”.
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