L’AQUILA – Nella tarda serata di ieri sono stati approvate , a maggioranza (Udc astenuto) con i voti del centrodestra ,dal Consiglio regionale le leggi Finanziaria e di Bilancio 2014 dopo una lunga maratona.Si è evitato così il ricorso all’esercizio provvisorio, ma non sono mancati polemiche e un duro scontro verbale in Aula tra i consiglieri di maggioranza e opposizione. Il bilancio di previsione ammonta a 5 miliardi e 950 milioni, circa 600 mln in meno dell’anno precedente. Le opposizioni, che non hanno votato, sono insorte lanciando dure accuse e fogli di carta in Aula dopo l’azione del centrodestra, definito “un blitz tipico dei Caschi blu” di considerare irregolari i circa 2.000 emendamenti ostruzionistici che sono stati così cancellati spianando la strada ad una votazione fulminea. È la sconfitta della democrazia, in 20 anni non avevo mai visto una cosa del genere“, ha tuonato il capogruppo dei Comunisti Italiani Antonio Saia.
Il centrosinistra ha annunciato denunce alla Corte dei Conti, al Governo nazionale e persino alla Procura della Repubblica, con in testa il capogruppo del Pd Camillo D’Alessandro secondo il quale il documento contabile sarebbe ”falsato” dalla mancata approvazione preventiva dei Rendiconto degli ultimi due anni che non consentirebbe di programmare basandosi su riscontri oggettivi certi. ”Non lo diciamo noi – continua a ribadire D’Alessandro – ma la Corte dei conti”.
Come ha spiegato l’assessore al Bilancio Carlo Masci i circa 500 emendamenti alla finanziaria sono stati cancellati perché “intrusi e senza copertura finanziaria”, la restante parte perché avrebbero stravolto l’equilibrio di bilancio. Contestati duramente il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano e il presidente della Giunta abruzzese Gianni Chiodi.P
”Si tratta – dice Chiodi – di interventi di carattere generale e non c’e’ un solo euro destinato a singole situazioni o cosiddette ‘marchette elettorali’. Questa legge di Bilancio e’ la testimonianza piu’ chiara e lampante della trasparenza che la Giunta regionale e il Consiglio hanno messo in cinque anni di attivita’ politica e legislativa”.