Fondazione Onda si rivolge alla Giunta Regionale abruzzese perché venga applicata la legge
L’AQUILA – La legge regionale n. 42 promulgata dalla Regione Abruzzo il 10 dicembre 2019 sugli “Interventi a favore delle famiglie che hanno nel nucleo familiare un componente affetto da grave patologia oncologica o sottoposto a trapianto” non è applicata a causa di un forte ritardo da parte della Giunta Regionale nell’emanazione del relativo regolamento attuativo.
“L’iter burocratico – sostiene Benedetta Cerasani, Antenna di Fondazione Onda che rappresenta l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere nella Regione Abruzzo – prevedeva che, dopo e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge, la Giunta regionale redigesse il documento che regola l’assegnazione dei fondi secondo i criteri previsti dalla norma. I 60 giorni sono scaduti e ancora non è stato emanato il relativo regolamento attuativo. La legge, pertanto, non può essere applicata e i malati non possono usufruirne”.
La legge nasce per garantire un supporto economico – copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio – alle famiglie che assistono un proprio familiare con gravi malattie, come quelle oncologiche, o alle persone sottoposte o in attesa di trapianto, che possono creare anche un danno economico. Infatti, le cure spesso sono fruibili fuori Regione, presso centri specializzati con maggiore casistica; il caregiver, spesso donna, utilizza le ferie o sceglie di prendere una pausa dal lavoro per seguire il proprio caro e la persona malata ricorre spesso alle visite in intramoenia per poter consegnare i risultati in tempo utile per fare una nuova terapia.
“Mi auguro che sia l’emergenza coronavirus ad aver contribuito a questo ritardo – continua Benedetta Cerasani. Auspichiamo che la Giunta regionale provveda al più presto all’applicazione della legge e a reperire le risorse economiche necessarie per coprire il fondo dedicato ai malati oncologici”.
Fondazione Onda
Fondazione Onda è l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, costituito a Milano nel 2005 per volere di alcuni professionisti già impegnati a vario titolo in attività inerenti alla salute femminile. L’Osservatorio ha raccolto nel tempo l’adesione di diverse personalità di spicco del mondo medico-scientifico ed accademico, che offrono a tutt’oggi il loro contributo professionale nel Consiglio Direttivo, nel Comitato d’Onore, nell’Advisory Board Bollini Rosa, nel Comitato Tecnico-Scientifico e nella Commissione Bollini RosaArgento. Fondazione Onda si propone come modello innovativo di attenzione alla salute femminile, declinando il proprio impegno nelle diverse fasi che caratterizzano la vita della donna, in tutte le fasce di età. L’obiettivo è promuovere una cultura della salute di genere a livello istituzionale, sanitario-assistenziale, scientifico-accademico e sociale per garantire alle donne il diritto alla salute secondo principi di equità e pari opportunità. A partire dal 2018 sono state istituite le Antenne Regionali per potersi avvicinare maggiormente al territorio, captare e trasmettere richieste di intervento, avere un supporto nel perseguire le finalità istituzionali.