PESCARA – Il Giubileo rappresenta per l’Abruzzo una straordinaria opportunità sul piano turistico, ma occorre lavorare nelle poche settimane che ci separano dal grande evento della Cristianità per creare sinergie, mettere in campo progetti, avviare contatti, sfruttare le nuove tecnologie per catturare turisti. É quanto sostiene la Cna Abruzzo, che questa mattina a Pescara – nel corso di una conferenza stampa che ha visto la presenza, tra gli altri, del direttore del Cresa, Francesco Prosperococco – ha presentato il suo “pacchetto” di proposte per l’Anno Santo. Ad illustrarlo, il responsabile di Cna Commercio e Turismo, Cristiano Tomei, che ha indicato nelle nuove tecnologie uno degli strumenti fondamentali per rendere più efficace l’offerta abruzzese: «Pensiamo alla realizzazione di un’“app”, o di un sistema “bluetooth”, messi a punto dalla Regione e dagli altri soggetti coinvolti, sui percorsi giubilari che l’Abruzzo intende proporre. E a una “card” contenente le diverse offerte legate alla mobilità ferroviaria, stradale e aerea, all’accoglienza a prezzi convenzionati nelle strutture ricettive, all’ingresso nei musei e nei siti culturali, alla ristorazione, agli sconti proposti».
Modello di riferimento, dice Tomei – intervenuto all’incontro con la stampa assieme al direttore della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo – «resta l’ultimo grande appuntamento giubilare, quello del Duemila. In quell’occasione, l’Abruzzo seppe capitalizzare con grande intelligenza la vicinanza strategica con il cuore della cristianità mondiale, Roma; offrendo, sia in termini di collegamenti aerei, ferroviari e stradali, sia in termini di offerta turistica, una ricchissima gamma di opportunità per le migliaia di pellegrini che visitarono il nostro Paese. Un’esperienza positiva, che si tradusse in numeri importanti per il nostro turismo, e che va ripetuta anche in quest’occasione».
Alla Regione, la Cna chiede inoltre di mettere in campo una sapiente regia in grado di coordinare i diversi protagonisti dell’evento giubilare, come sottolinea ancora Tomei: «Si tratta di creare una forte sinergia tra soggetti religiosi, economici, culturali e turistici, perché al di là dei diversi interessi in campo, sia possibile mettere a frutto quella posizione “strategica” che l’Abruzzo riveste, vista la sua condizione di baricentro in alcuni dei principali percorsi della religiosità nazionale e internazionale, come ad esempio quello che collega la basilica di Loreto, nelle Marche, con San Giovanni Rotondo e i luoghi di Padre Pio».
Le potenzialità dell’evento giubilare per l’Abruzzo sono state illustrate, nel suo intervento, dal direttore del Centro regionale di studi e ricerche economico sociali istituito dalle Camere di commercio abruzzesi, Francesco Prosperococco: «L’Anno Santo può contare su un bacino potenziale di visitatori stimato in 90 milioni di persone. Ed è questo il motivo che mi spinge a pensare che – al di là delle possibili presenze che alla fine riusciremo a portare sul nostro territorio – l’Anno Santo potrà diventare la grande occasione per colmare la storica debolezza che da sempre l’immagine turistica della nostra regione porta con sé: la scarsa conoscenza al di fuori dei nostri confini. Una lacuna, questa che penalizza molto la nostra offerta turistica, e che potremo tentare di colmare mettendo in rete e sinergia tutte le migliori risorse di cui disponiamo».
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